giovedì 4 settembre 2025

Vendemmia 2025, il racconto di un’annata promettente dalle voci di 8 cantine simbolo di eccellenza.

 


I pareri di Vallepicciola, Fontanafredda, Cà Rovere, Ampeleia, Montina, Le Monde, La Ponca e Cantina San Michele Appiano: otto cantine simbolo dell’eccellenza vitivinicola italiana raccontano un’annata che profuma di qualità, frutto di un lavoro paziente e di territori che ancora una volta hanno saputo dare il meglio.
 
Milano, 4 settembre 2025 – La vendemmia 2025 si è aperta con ritmi diversi da nord a sud, ma con un unico comune denominatore: l’ottimismo nei confronti di un’annata che si preannuncia davvero promettente. È questa la testimonianza degli enologi di alcune realtà vitivinicole d’eccellenza italiane: dal Chianti Classico con Vallepicciola alle Langhe con Fontanafredda, da Cà Rovere nei Colli Berici ad Ampeleia in Alta Maremma, da Montina in Franciacorta alle friulane Le Monde e La Ponca, fino all’Alto Adige con Cantina San Michele Appiano.
CHIANTI CLASSICO
«Abbiamo iniziato nelle prime settimane di agosto la raccolta del Pinot Nero per versione bollicina. Il mosto ottenuto è davvero eccellente con un colore rosa tenue e un profilo aromatico molto intrigante già prima di iniziare la fermentazione. Ci aspettiamo quindi un Perlinetto 2025 di straordinaria qualità» afferma Alessandro Cellai, enologo e direttore generale di Vallepicciola, eccellenza del Chianti Classico.
«Il 2025 per adesso sta facendo registrare un leggero ritardo di circa 5-7 giorni rispetto allo scorso annoL’annata, per come si è articolato il meteo da aprile a luglio, è da considerare, almeno per adesso una delle migliori degli ultimi anni».
LANGHE
«Tra la fine di luglio e i primi giorni di agosto la maturazione ha registrato un’accelerazione sorprendente: le alte temperature, unite a una discreta umidità del suolo a livello radicale, hanno creato le condizioni ideali per lo sviluppo delle piante, con un leggero anticipo rispetto allo scorso anno. È così che l’11 agosto 2025 è ufficialmente iniziata la vendemmia» racconta Giorgio Lavagna, enologo di Fontanafredda.
«I primi grappoli raccolti sono stati quelli destinati ai nostri Alta Langa: Pinot Nero in primis, seguito quasi in contemporanea dallo Chardonnay, varietà che quest’anno ha anticipato i tempi di maturazione. L’uva si presenta molto bella e sana in tutte le varietà, con una buona produzione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo».
COLLI BERICI
«La vendemmia di quest’anno è ufficialmente iniziata lunedì 11 agosto, in linea con le tempistiche degli ultimi 5 anni» dichiarano Marco, Marcella e Matteo Biasin di Cà Rovere ad Alonte (VI).
«Siamo particolarmente soddisfatti della raccolta delle uve destinate alla base spumante: il Pinot Nero, primo ad essere vendemmiato, ha mostrato ottime caratteristiche qualitative, seguito dallo Chardonnay, anch’esso di grande interesse. Siamo ancora in attesa della piena maturazione della Garganega, il nostro vitigno autoctono: le previsioni attuali indicano l’inizio della vendemmia entro le prime due settimane di settembre. In sintesi, è stata un’annata impegnativa, ma grazie al lavoro attento e costante in vigneto, siamo riusciti a portare a casa una vendemmia di cui possiamo essere orgogliosi».
ALTA MAREMMA
«La vendemmia è partita il 18 agosto nelle vigne de La Pieve, in linea con gli anni passati e, come sempre, dalle parcelle di Alicante Nero, che per prime arrivano al giusto punto di maturazione» testimonia Marco Tait, enologo di Ampeleia.
«L’annata nel suo complesso è stata sostanzialmente regolare, con un andamento che ha permesso alle vigne di seguire il loro ciclo in modo bilanciato. In particolare, le vigne da cui otteniamo il nostro Bianco di Ampeleia, e il Trebbiano in testa, hanno mostrato un bellissimo equilibrio; mi davano quella sensazione di serenità che mi fa dire “non vedo l’ora di assaggiarlo”La produzione, a oggi, si presenta inferiore rispetto alla generosa raccolta del 2024 ma comunque nella media. La vendemmia intanto va avanti, e in queste settimane bisogna essere sul pezzo: ogni giorno cambia qualcosa e le scelte si prendono passo passo. È il mestiere del vignaiolo saper leggere il momento e intervenire con pragmatismo».
FRANCIACORTA
«Il 19 agosto è iniziata la 38ª vendemmia a Montina, che si preannuncia, salvo imprevisti meteorologici, come un’annata molto promettente. I vigneti si presentano in condizioni sanitarie ottimali, con un equilibrio vegeto-produttivo ideale: uve sane, di elevata qualità e con una buona resa anche sul piano quantitativo» afferma Michele Bozza, presidente di Montina.
«Dal punto di vista climatico, l’estate ha favorito condizioni ottimali per la maturazione, anticipando di tre giorni rispetto al 2024 l’avvio della vendemmia. L’equilibrio tra calore, freschezza e disponibilità idrica ha garantito uno sviluppo regolare delle piante, ben nutrite e mai sottoposte a stress, con grappoli che presentano un accumulo zuccherino superiore alla media e ottimi livelli di acidità: caratteristiche ideali per la produzione dei nostri Franciacorta».
FRIULI-VENEZIA GIULIA
«Nei vigneti di Le Monde e La Ponca, la vendemmia 2025 è iniziata il 19 agosto, in anticipo di una settimana circa rispetto allo scorso anno» spiega Giovanni Ruzzene, enologo delle cantine Le Monde, a Prata di Pordenone, e La Ponca, nel Collio.
«L’annata in generale è stata caratterizzata da un andamento climatico positivo dal punto di vista delle temperature e della piovosità. Soprattutto nel mese di luglio le piogge hanno portato ad un abbassamento delle temperature con notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte. Tutto questo ha sicuramente giovato alle nostre uve, che daranno vini molto profumati e con ottimi valori di acidità».
ALTO ADIGE
«L’inizio della vendemmia è previsto proprio in questi giorni di inizio settembre, con un anticipo di circa una settimana rispetto al 2024. L’inverno è stato mite, mentre giugno e luglio hanno registrato precipitazioni regolari e ben distribuite. Agosto ha portato tre settimane di caldo intenso e sole abbondante, condizioni fondamentali per la maturazione. Attualmente le temperature si sono abbassate, con massime attorno ai 25 °C ad Appiano e notti fresche: uno scenario ideale soprattutto per le varietà a bacca bianca» illustra Jakob Gasser, enologo di Cantina San Michele Appiano.
«L’annata 2025 ad Appiano può essere considerata ideale. Grazie al clima, Chardonnay, Pinot Nero e Sauvignon presentano grappoli più spargoli rispetto al solito, una caratteristica particolarmente positiva. La vendemmia verde è stata decisiva per arrivare preparati a questo momento cruciale. Il profilo gustativo delle uve appare quest’anno molto promettente».

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