Nel corso
dell’incontro, si è discusso del ruolo cruciale della Politica Agricola Comune
(PAC) e degli scenari internazionali legati al rischio che prenda piede un
contesto mondiale di misure restrittive al libero commercio
Modena, 27 maggio 2025 – Oggi, martedì 27 maggio, il Consorzio
del Parmigiano Reggiano ha avuto l’onore di accogliere la presidente del
Parlamento Europeo, Roberta Metsola, in visita al 4 Madonne
Caseificio dell’Emilia
(stabilimento di Lesignana, MO), uno dei 291 caseifici attivi nella zona
di origine della Dop. Nel corso dell’incontro, si è discusso del ruolo cruciale
della Politica Agricola Comune (PAC) e degli scenari internazionali legati al
rischio che prenda piede un contesto mondiale di misure restrittive al libero
commercio. In particolare, al centro dell’attenzione, la data del 9 luglio
nella quale entreranno in vigore i dazi di Trump sull’UE.
Temi che
incidono direttamente sulla sostenibilità economica e sociale di una filiera
che nel 2024 ha generato un valore al consumo di oltre 3,2 miliardi di euro,
dando lavoro a oltre 50.000 persone e alimentando reddito per tutto il
territorio d’origine. Al termine della visita, il presidente del Consorzio, Nicola
Bertinelli, ha consegnato alla presidente Metsola il Coltellino d’oro,
una rappresentazione di alta oreficeria italiana realizzata in oro dell’iconico
coltello a mandorla utilizzato per l’apertura della forma e per scagliare il
formaggio.
La visita
istituzionale si è svolta nel cuore produttivo della filiera del Parmigiano
Reggiano, in uno degli stabilimenti che rappresentano un simbolo di
rinascita dopo il sisma dell'Emilia del 2012 che colpì duramente l’area, distruggendo
magazzini e strutture produttive e causando la caduta di oltre
600.000 forme di Parmigiano Reggiano in totale. Una tragedia che, pur non
avendo causato vittime, ha inferto un colpo durissimo all’economia locale e
all’identità produttiva del territorio. Un evento che, tuttavia, è diventato un
punto di svolta: grazie alla solidarietà interna al sistema del Parmigiano
Reggiano, al sostegno dei consumatori, agli aiuti nazionali ed
europei, infatti, la filiera della Dop non solo ha saputo rialzarsi dai
danni inferti dal sisma, ma ha trovato una nuova traiettoria di crescita,
oggi solida e sostenibile.
«Sono
rimasta profondamente colpita dalla capacità di reagire e dalla determinazione
che anima il caseificio 4 Madonne. Questo spirito di rinascita, capace di
trasformare le difficoltà in nuove opportunità, è emblematico delle piccole e
medie imprese italiane, un pilastro fondamentale dell’economia europea.
L’Europa è stata al fianco dell’Italia per ricostruire questa realtà nel 2012,
e continuerà ad esserlo. Questa è la solidarietà europea: non solo parole, ma
un sostegno concreto, quando serve davvero» ha dichiarato
Roberta Metsola.
«È per noi un grande onore accogliere la presidente
Metsola nel cuore della nostra filiera», ha dichiarato
Nicola Bertinelli. «Oggi, come nel
2012, siamo chiamati ad affrontare sfide che mettono a rischio non solo il
nostro prodotto, ma un intero sistema fatto di famiglie, tradizioni, comunità.
C’è una cultura del lavoro che si trasmette da generazioni e che fa del
Parmigiano Reggiano non solo una Dop amata, ma un vero e proprio love brand,
simbolo nel mondo di autenticità e fiducia. Oltre alla contraffazione, dobbiamo
confrontarci con i dazi e con politiche agricole e alimentari che necessitano
di una visione chiara e coerente da parte dell’Europa. Questo caseificio
rappresenta un emblema di come, grazie alla solidarietà interna al sistema
Parmigiano Reggiano, al sostegno dei consumatori e agli aiuti europei, sia
stato possibile non solo ricostruire, ma anche intraprendere una nuova
traiettoria di sviluppo solido e sostenibile di quello che non è soltanto un
prodotto d’eccellenza, ma un vero ambasciatore dell’identità europea.
Sostenere
lo sviluppo di imprese che hanno una ricaduta sui territori come le Indicazioni
Geografiche, è una politica sana per creare un’Europa più forte, che crea
occupazione e stabilità economica e più indipendente dai condizionamenti di
scossoni geopolitici che caratterizzano di questa nuova era internazionale. È
questa l’Europa che vogliamo: un’Unione che ascolta, che sostiene, che
costruisce insieme alle sue filiere più rappresentative come quella del
Parmigiano Reggiano, simbolo concreto di come la tradizione, la qualità e la
cooperazione possano generare sviluppo, dignità e futuro».
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