martedì 19 novembre 2024

Monte di Buja e la sua pieve

 



Pieve di S. Lorenzo (foto di Graziano Soravito)

Si tratta di un approfondimento che dà seguito alle visite guidate promosse in questi anni sul colle di Monte di Buja, per far conoscere un luogo di notevole rilevanza archeologica. Sabato 23 novembre alle 17 nella Biblioteca comunale di Buja in via S. Stefano 92, l’Ecomuseo in collaborazione con il Comune organizza una conferenza dal titolo “La pieve di San Lorenzo di Buja”, con gli interventi delle archeologhe Tiziana Cividini e Mirta Faleschini. Posto in una posizione strategica per il controllo e la difesa della pianura sottostante, il colle ospita uno dei nuclei storici di maggiore interesse del comprensorio collinare, compresi la pieve che custodisce ritrovamenti di epoca romana messi in luce con le campagne di scavo promosse dal prof. Gian Carlo Menis negli anni Ottanta e il Museo d’Arte della Medaglia e della Città di Buja, che dispone di un’interessante sezione archeologica.

Sul colle di Monte sono emerse tracce di frequentazioni già in epoca preistorica grazie al ritrovamento di utensili in selce e all’individuazione di un castelliere databile all’Età del bronzo. Scavi archeologici effettuati all’interno della pieve di S. Lorenzo hanno accertato una importante presenza romana, con la messa in luce di un articolato complesso produttivo-artigianale a cui si sono sovrapposti ambienti funzionali al culto cristiano. A partire dal X secolo si ha notizia dell’esistenza di un “castellum” che nel Trecento raggiungerà la massima espansione. Una seconda conferenza è in programma a Montenars l’11 gennaio 2025, alla presenza della direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Cividale Angela Borzacconi, che interverrà su “Il territorio di Montenars in età longobarda”.

Tiziana Cividini ha conseguito la laurea in Lettere Antiche presso l’Università di Trieste, con una tesi in Topografia antica, e il dottorato in Studio e Conservazione dei Beni Archeologici e Architettonici presso l’Ateneo di Padova, con una ricerca sulle necropoli romane dell’area collinare. Ha collaborato con l’Università di Padova e con l’École française di Roma e di Bordeaux. Suo è il progetto espositivo del Museo d’Arte della Medaglia e della Città di Buja. Mirta Faleschini si è laureata in Topografia antica all’Università di Padova, con una tesi sulla Carta archeologica della Carnia e della valle del Fella, specializzandosi successivamente in Protostoria all’Università di Trieste e conseguendo il dottorato di ricerca in Archeologia all’Università di Udine.

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