La vendemmia 2024 di Tenuta di Castellaro, appena conclusa, ha senza esitazione superato le aspettative: nonostante un lieve calo di produzione dovuto alla siccità che ha afflitto la Sicilia nel corso dell’estate, le uve raccolte a Lipari, la più grande delle isole Eolie, promettono vini di alta qualità, con concentrazioni aromatiche e strutture importanti sia per i bianchi che per i rossi.
“Rispetto alle ultime annate - spiega l’enologo di Tenuta di Castellaro Emiliano Falsini - rintracceremo un filo di spessore in più nei vini, dovuto al lieve calo produttivo e al clima estivo asciutto e caldo. I vini si lasciano presagire più densi e ricchi, ma pur sempre connotati dalla mineralità e dalla freschezza che li contraddistingue”.
La vendemmia 2024 a Tenuta di Castellaro, così come nel resto della Sicilia, è stata caratterizzata da un andamento particolare, con un avvio anticipato - metà agosto - rispetto al solito a causa delle alte temperature, che hanno accelerato la maturazione delle uve, soprattutto per alcune varietà precoci come Pinot Nero e Moscato, per poi concludersi con la raccolta del Nero D’Avola e del Carricante.
“A Tenuta di Castellaro - commenta Massimo Lentsch, che ha dato origine alla cantina sull’isola di Lipari nel 2005 - anche quest’anno la terra ‘diventerà’ vino, al fine di far rivivere l’affascinante complessità e la forza ancestrale delle terre vulcaniche da cui nascono, a conferma di quel legame magico e indissolubile tra terroir e gusto”.
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