«Ti dissi già, per esempio, che le sfogliatelle sono uno dei motivi per cui vale la pena vivere. Non l’unico, per carità, ma uno sicuramente, e non secondario. Non tanto per la sfogliatella in sé, che pure ha una sua magia, quanto per il tempo che ti prende mangiarla» [...] Il commissario protestò: «Mi piacciono le sfogliatelle. Lo sai che praticamente rappresentano il mio pranzo, quando non posso allontanarmi dall’ufficio». «Ti piaceranno anche, non dico di no. Ma le divori, non le gusti. Guarda come si mangiano: si comincia dalla punta, vedi? Ne rompi un po’, la metti in bocca, assapori. Poi mastichi piano, e inghiotti solo quando il sapore pervade tutta la bocca». Da Una domenica con il commissario Ricciardi, di Maurizio De Giovanni (2015). Da oltre sessant’anni, la sfogliatella è per Lisita una storia di famiglia che si tramanda di generazione in generazione, dal fondatore Salvatore al figlio Alfredo, e oggi custodita dal nipote Salvatore. È un dolce che rappresenta dedizione, passione e amore per la pasticceria artigianale. Una sfoglia croccante che racchiude i sapori classici e della tradizione secondo la ricetta originale di nonno Salvatore: ricotta, semolino e frutta candita. Questa è la terza limited edition proposta da Pasticceria Lisita, dopo il successo di quella dedicata alle tre generazioni Lisita e quella della sfogliatella al casatiello. Le sfogliatelle del commissario Ricciardi di Lisita in collaborazione con Foodmetti saranno presentate nel panel dedicato, il 30 ottobre alle 17.00, da Salvatore Lisita, nipote del fondatore, e Michele Masiero, direttore editoriale di Sergio Bonelli Editore.
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