martedì 10 settembre 2024

FAUSTO ROSSI La conquista della tela

 

Giocose battaglie e coloratissimi eserciti “conquistano” gli spazi della galleria

 

10 settembre – 11 ottobre 2024

 

 

Corso Garibaldi 125 – 20121 Milano

www.antoniajannone.it


Milano, 10 settembre 2024. A più di dieci anni dalla sua ultima mostra in galleria, dal 10 settembre all’11 ottobre 2024, Fausto Rossi torna negli spazi di Antonia Jannone Disegni di Architettura con la mostra La conquista della tela, che vede protagonisti un gruppo di disegni della serie Battaglie, dedicata a conflitti immaginari realizzati ad acquerello.

 

Eserciti impegnati in battaglie più o meno ordinate: solitamente armati di baionetta, i soldatini dei vari battaglioni – figure stilizzate all’essenziale – si ripetono ossessivamente fino a occupare tutto lo spazio disponibile sulla pagina di Rossi. Non sono previsti cannoni, cariche di cavalleria o gerarchie militari, ma solo soldati semplici che agiscono senza agitazione.

Un campo di battaglia sicuramente inusuale che apre a una dimensione giocosa rovesciando i canoni bellici in favore di una danza dai mille colori.

 

Installation view, Fausto Rossi. La conquista della tela, 2024.

ph. Santi Caleca

 

Se una guerra vera si gioca su una terra e i soldati mirano ad occupare o difendere una città, un territorio, uno stato – scrive Loredana Parmesani nel catalogo della mostra – i militi pittorici, minuziosamente disegnati e colorati di Fausto Rossi, sono invece impegnati in una composizione che diventa parata, una parata pittorica.

 

Osservati a distanza i suoi eserciti perdono il loro carattere figurativo per diventare moduli cromatici che si muovono seguendo schemi astratti: si spostano infatti in un luogo immaginario privo di profondità, formando disegni geometrici.

Nei conflitti di Rossi il focus è sulla tattica più che sulla violenza della battaglia, mirata alla sola disposizione regolare degli eserciti. Grazie alla geometrizzazione dell’immagine i soldatini – senza sfondo e ombra – diventano motivi ornamentali, perdono concretezza per diventare una pura rappresentazione astratta.

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