Arte e vino continuano a intrecciare i loro percorsi, trovando connessioni e riferimenti comuni e condividendo un linguaggio che offre più livelli di interpretazione. Entrambi i mondi mirano all'eccellenza espressiva e interagiscono con il pubblico per svelare ciò che si cela dietro un vino o un'ispirazione artistica. Monteverro, realtà enoica virtuosa – dolcemente adagiata sulla costa d'Argento - crede da sempre in questo dialogo. Aperta a contaminazioni tra discipline diverse – arte, musica, letteratura e teatro - anche quest'anno partecipa alla rassegna, curata da Maria Concetta Monaci e organizzata dall’associazione culturale Il Frantoio (http://www.frantoiocapalbio.com) che vede le aziende vinicole di Capalbio ospitare opere d'arte, creando un percorso eno-artistico volto a valorizzare il territorio.
La maremma autentica di Monteverro quest’anno ospita Come funghi un’opera di Giulio Bensasson, artista romano, classe 1990: una creatività che trova la sua massima espressione nell’istallazione e nel linguaggio scultoreo come rivela Giulio stesso che “fin da bambino amava modellare”. Tra i soggetti al centro del lavoro, il tempo è elemento primario presente in molte sue opere. Ha conseguito il diploma in Pittura e il diploma specialistico in Scultura e nuove tecnologie applicate allo spazio presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.
Come funghi è un’installazione site-specific che trae ispirazione dal fungo, trasformato da parassita che si nutre dalla materia organica in un elemento che accoglie e sostiene la vita, generando corpi fruttiferi dalle forme sorprendenti che restituiscono allo sguardo stupore e meraviglia simboleggiando il potere rigenerativo della natura. L'opera si inserisce armoniosamente nell'ecosistema della tenuta Monteverro, invitando i visitatori a osservare con attenzione la bellezza del paesaggio circostante.
“È un piccolo e prezioso intervento nel complesso ecosistema della tenuta”, spiega Bensasson. Qui, adagiato sul tronco di una quercia di sughero centenaria. “Si pone come elemento mimetico che invita alla scoperta e porta chi lo incontra con lo sguardo a osservare più attentamente e nel particolare la meravigliosa natura circostante”. I funghi dell’opera sono dei dettagli che accompagnano l'osservatore nel percorso di visita con la loro delicata presenza, e che svelano, pur "nascondendosi" alcuni dei luoghi più sorprendenti della proprietà. Si tratta di un’opera che ben si armonizza con il territorio che la ospita, esaltandone le caratteristiche.
Tecnicamente l’intervento è costituito da una serie di sculture realizzate in silicone, ottenute attraverso la tecnica del calco, che si rifanno alle forme dei funghi lignicoli: disposti liberamente sulla quercia centenaria, che domina l’incrocio tra le vigne di Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, appaiono al primo sguardo come comuni presenze naturali. Solo a un secondo sguardo emerge la natura bizzarra dell'opera che lascia immaginare un mondo magico e fiabesco ancor più enfatizzato quando a sorpresa, con il calar della luce, i funghi rivelano anche la loro fosforescenza, rafforzando la propria essenza viva e vivifica.
Come funghi è un monito visivo che ci rammenta la nostra precarietà - legata alla degenerazione della materia - e diventa al contempo auspicio di speranza e di bellezza.
L’opera verrà presentata ufficialmente il prossimo 12 settembre, con un vernissage su invito di Come Funghi, con la partecipazione di Giulio Bensasson. Seguiranno tre appuntamenti – il 27 settembre, 18 ottobre e 15 novembre – aperti al pubblico su prenotazione, per far toccare con mano il forte connubio tra arte e territorio.
Arte&Vino 2024 a Monteverro non è solo un evento dedicato agli amanti del vino e dell'arte, ma rappresenta un’opportunità unica per esplorare le connessioni profonde tra creatività e natura. L'opera di Giulio Bensasson, "Come Funghi", incarna perfettamente questo dialogo, trasformando un elemento naturale in un simbolo di rigenerazione e bellezza. Monteverro si conferma come un luogo in cui arte e natura convivono in armonia, invitando il pubblico a una riflessione più profonda.
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