Alcuni prodotti, più di altri, identificano una professionalità, un brand, la storia di un’azienda. E spesso, per contaminazioni o incontri lungo la strada, evolvono senza perdere il loro carattere distintivo. Si tratta, in questo caso, delle Pesche di Prato, che negli anni hanno portato alto il nome dei Sacchetti, padre e figlio, nel mondo della pasticceria italiana.
Queste stesse pesche, a seguito di un viaggio in Messico, nello Yucatan, alla scoperta delle origini del cacao, evolvono per mano dei Sacchetti e, mixando la propria dolce tradizione con il Mexico Criollo Fondente al 76%, diventano il nuovo dessert di Pasticceria Nuovo Mondo, per la prima volta in vetrina durante La Toscana in Bocca - al Castello dell'Imperatore di Prato il 7 e l'8 giugno.
Le Pesche di Prato, ieri come oggi.
Paolo e Andrea Sacchetti, padre e figlio, della Pasticceria Nuovo Mondo di Prato, Tre Torte del Gambero Rosso da ormai oltre un decennio, hanno fatto delle Pesche di Prato uno dei loro dessert signature, tanto da renderlo protagonista di moltissimi eventi ai quali prendono attivamente parte in lungo e in largo per lo Stivale.
Queste particolari “pesche” sono originariamente composte da due semisfere di pasta brioche, farcite con crema pasticcera che lega le due metà: un sapore accentuato di una bagna speziata, l’alkermes, chiude il morso, portando con sé intriganti sfumature di vaniglia.
Paolo Sacchetti, il viaggio in Messico
La loro nuova identità si deve ad un recente viaggio in Messico che ha coinvolto il pasticcere “padre”, Paolo, insieme ad altri noti professionisti italiani dell’arte dolce. La trasferta nella regione dello Yucatan ha avuto l’obiettivo di indagare le origini del cacao criollo, la varietà più rara e pregiata. In particolare, ad essere stata testata dai pasticceri protagonisti del viaggio è la grande qualità di un prodotto risultato della fusione tra l’esperienza degli agronomi dell’azienda e il sapere secolare degli agricoltori messicani.
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