Il riformismo progettuale di un’icona del Made in Italy, tra scienza, design, arte e impresa
A cura di Aldo Colonetti e Valentina Fisichella Progetto di allestimento di Matteo Vercelloni Progetto multimediale e live performance di Ex Anima Prodotta da ADI Design Museum – Compasso d’Oro
Catalogo a cura di Aldo Colonetti, Valentina Fisichella, Luciano Galimberti
ADI Design Museum Piazza Compasso d'Oro 1, 20154, Milano |
Camera anecoica |
Fino al 28 aprile 2024 ADI Design Museum – Compasso d'Oro presenta la mostra "Feeling Good. Caimi design per il futuro", a cura di Aldo Colonetti e Valentina Fisichella, con progetto di allestimento di Matteo Vercelloni e progetto multimediale e live performance di Ex Anima. Un progetto culturale dedicato a Caimi, azienda a vocazione internazionale con radici lombarde che, a 75 anni dalla sua fondazione, riflette sul proprio metodo di lavoro, lo aggiorna e lo propone come modello di sviluppo per il prossimo futuro.
“Feeling Good. Caimi design per il futuro” è un’esposizione non celebrativa, un focus narrativo sul vero DNA dell’azienda, che aspira a tracciare una linea a tendere: non guarda al passato, ma disegna un nuovo percorso, contribuendo al sistema design Made in Italy.
Curata da Aldo Colonetti, filosofo, storico e teorico dell’arte e del design, e dall’architetto e ricercatrice Valentina Fisichella, la mostra offre ai visitatori un percorso articolato in ambienti sinestetici che ospitano oggetti, video, opere d’arte, prodotti, documenti e disegni. |
Caimi, produzione |
Il progetto di allestimento dell’architetto Matteo Vercelloni, che dà molteplici dimensioni e forme all’esperienza di mostra, insieme alla multimedialità e live performance del collettivo Ex Anima, arricchiscono il momento di visita di significati e livelli di interpretazione; restituendo la contaminazione tra disegno industriale e arte, il rapporto sinergico tra scienza e design e il riformismo progettuale, firma di Caimi. Fin dalle sue origini infatti l’azienda opera con coerenza e metodo all’interno di un progetto riformista, riflettendo in termini non ideologici o rivoluzionari attorno ai grandi temi che caratterizzano la contemporaneità del nostro mondo.
Il progetto infatti, al di là di prodotti e documenti, è una storia di idee, illustrate, oltre che nella mostra, in un libro e in un podcast dedicati ai temi e agli attori della storia del marchio: imprenditori, designer, ricercatori, artisti, comunicatori. Attraverso gli interventi dei curatori e dei protagonisti, con le caratteristiche di un saggio, il libro inserisce l’evoluzione del marchio e la sua storia familiare, ininterrottamente condotta con successo da tre generazioni, nel quadro di settantacinque anni di cultura del progetto e di vita sociale.
Il progetto editoriale intende restituire al lettore la complessità e soprattutto l’originalità del metodo di lavoro di Caimi. In questa prospettiva sono stati inseriti, parallelamente a ogni capitolo, alcuni punti di vista privilegiati (Point Of View, P.O.V.), sviluppati in forma di intervista o brevi riflessioni che offrono uno sguardo laterale e al contempo diretto e intimo sull’azienda e sui suoi protagonisti. I P.O.V. costituiscono quindi nel loro insieme una sezione a sé stante o una specie di diario che amplifica i livelli di lettura. Inoltre citazioni e rimandi culturali costituiscono approfondimenti ulteriori, utili al lettore per orientarsi nel vasto territorio concettuale di questo momento del design italiano. |
Senza titolo, 1991, Gillo Dorfles, Pannello fonoassorbente collezione Snowsound Art |
Una serie di testimonianze inedite quindi tracciano la narrazione di un’attività passata dall’invenzione e dalla produzione di oggetti semplici ma celeberrimi (la schiscetta, nome lombardo del contenitore ermetico che permetteva agli operai di portare con sé con sicurezza il pasto nel percorso casa-lavoro), alle più sentite esigenze della vita della casa e dell’ufficio di oggi: tutelare insieme il comfort, la salute e l’estetica attraverso un assorbimento acustico ed elettromagnetico efficiente e versatile.
Indispensabile componente di questa storia di concretezza è l’attenzione alla scienza e alle sue applicazioni, che ha visto la realizzazione di un centro di ricerca – Caimi OpenLab – nato per l’azienda, ma reso da subito disponibile a Università, Istituti di Ricerca, Fondazioni, che intendano usare strumenti di indagine sulla realtà contemporanea dell’acustica.
La coerenza di questo lungo percorso è nella formula che dà il titolo alla mostra e al progetto: Feeling good, "Star bene”. Un invito a porsi i bisogni e le condizioni degli utenti come riferimento concreto, qualunque sia il prodotto cui designer e azienda pensano. Al centro ci sono la capacità di pensare e produrre progetti fattibili che rispondano a necessità reali, la contaminazione tra disegno industriale e arte, la collaborazione indispensabile tra scienza e design. Ed è dalla volontà di analizzare e ricercare queste tematiche cruciali di vita e di prodotto che nasce la sinergia fra ADI Design Museum e Caimi, riflessione dell’affinità elettiva che unisce un museo esperienziale e di ricerca con un’impresa del miglior Made in Italy. |
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