A Gradisca
d’Isonzo, Comune in provincia di Gorizia incastonato le famose colline del
Collio, l’Altopiano del Carso e lungo il corso dello storico fiume Isonzo,
sorge l’Azienda Agricola Blason, a conduzione familiare.
Una Cantina
che vanta una notevole tradizione contadina, che unita alla passione e al
rispetto per il territorio locale (suoli ricchi di argille, ghiaie rosse e
pietre), cerca da sempre di ottenere vini molto espressivi e assolutamente
sostenibili. Al timone dell’Azienda, che si estende per 45 ettari di cui 16
coltivati a vite, c’è oggi Giovanni Blason, coadiuvato dal figlio Andrea e dal braccio destro Alberto.
La Redazione
di Borghi d’Europa ha partecipato alla presentazione di alcune etichette di
Blason a Milano, presso l’Enoteca e Trattoria Vecchia Arena, a due passi dal
centro della metropoli meneghina, potendo cosi approfondire il legame creatosi
tra la famiglia Blason e il territorio isontino.
Una piacevola
serata, davvero conviviale, dove Giovanni Blason ha raccontato ai giornalisti
di Borghi d’Europa la propria filosofia di produzione dei vini, sapidi e
minerali, capaci di esaltare le peculiarità del terroir di Gradisca d’Isonzo.
All’Enoteca
Trattoria Vecchia Arena sono stati dunque degustati:
-La Ribolla
Gialla Brut 2021della Linea Classica (Spumante Metodo Charmat lungo 6 mesi), davvero
piacevole e persistente, rinfresca il palato lasciando una bella mineralità,
-Il Friulano
Doc Isonzo 2022 (Linea Blasonato), bianco fermo con buon potenziale evolutivo,
al palato risulta fresco e armonioso, con la classica nota ammadorlata
piacevole nel finale,
-lo
Chardonnay Friuli Doc Isonzo 2021, vino elegante,con un naso che colpisce per
il mix di frutta a polpa gialla ed esotica, dotato di ottima sapidità,
-il Bruma
Bianco Doc Friuli Isonzo 2018 (Blend da uve 70% Malvasia e 30% Friulano), vino
complesso e di corpo, che presenta un finale che richiama la vaniglia,
-il Bruma Rosso
Doc Friuli Isonzo 2020 (Blend da uve Cabernet Sauvignon 70% e Merlot al 30%), ha
una bella intensità al naso, con note di confettura di fragoline di bosco e
sentori balsamici e di cuoio e pellame in genere, al palato risulta avvolgente.
Un’ottima
degustazione questa alla Vecchia Arena, che ha fatto capire quanto sia
importante far risaltare nei calici le caratteristiche del territorio isontino,
che oltre alla viticoltura vanta anche una grande storicità: per questo Borghi
d’Europa proporrà il Comune di Gradisca d’Isonzo come Borgo del Gusto nella
rinnovata rete dei Borghi Europei di questa prima parte di 2024.
Così va bene!
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