martedì 5 dicembre 2023

KROMBACHER – GAMBERO ROSSO “BEER OF CHOICE” ASSEGNA IL PREMIO “LE NOVITA’ DELL’ANNO” NEL CORSO DELLA PRESENTAZIONE DELLA “GUIDA LOMBARDIA, IL MEGLIO DI MILANO E DELLE ALTRE PROVINCE”

 


Il più grande birrificio privato tedesco ha premiato Spore, Silvano Vini e Cibo al Banco, Verso Ristorante - Capitaneo e Dirty Milano per i valori di essenzialità e condivisione

 

Milano, 4 dicembre 2023Krombacher, “Beer of Choice” di Gambero Rosso, in occasione della presentazione della “Guida Lombardia, il Meglio di Milano e delle altre Province” - tenutasi questa mattina nella Sala Liberty dell’Osteria del Treno di Milano - ha assegnato il premio “Le Novità dell’Anno” a Spore, Silvano Vini e Cibo al Banco, Verso Ristorante - Capitaneo e Dirty Milano.

 

Diversi sono i driver che hanno convinto Krombacher e il Gambero Rosso a premiare i locali che - nella fitta giungla delle nuove aperture di Milano e della Lombardia - si sono distinti per aver creato un’offerta creativa e distintiva.

Le ragioni alla base dell’assegnazione dell’ambito premio, che decreta le migliori novità dell’anno, vanno ricercate nella volontà di riconoscere il lavoro di chi - riuscendo a coniugare valori di condivisione ed essenzialità - si distingue anche per una proposta innovativa. 

 

“Non è stato semplice rintracciare i concept più interessanti e meritevoli” - dichiara Davide Grossi, Country Director di Krombacher Italia - in un ambiente così pieno di estro come quello milanese e lombardo. Dopo un’attenta analisi, assieme al Gambero Rosso abbiamo deciso di premiare chi, concentrandosi sulla semplicità delle materie prime, strizza un occhio all’innovazione ed è in grado di creare un rapporto diretto tra ristoratore e cliente. Le interazioni umane genuine rientrano infatti tra i valori chiave di Krombacher”.

 

Sostenibilità, freschezza e territorialità sono le colonne portanti del ristorante Spore, casa della chef Mariasole Cuomo, proveniente dalla prestigiosa scuola UNISG ed ex membro del Noma Fermentation Lab di Copenhagen. La sua è una filosofia di cucina estrosa e sorprendente che, girando attorno all’universo degli alimenti fermentati della tradizione asiatica e scandinava, prende vita in un menù fisso con portate “family style" da condividere .

In sala il maitre Giacomo Venturoli arricchisce la proposta con una selezione di vini naturali provenienti da piccole cantine e prodotti secondo buone pratiche agricole.

 

“Siamo onorati di aver ricevuto un premio che riconosca l’anima innovativa e anticonvenzionale del nostro ristorante. Non avremmo mai pensato, ad un anno e mezzo dall’apertura, di raggiungere un risultato del genere”. - Afferma Chef Mariasole Cuomo - “Ritrovarci nella stessa stanza con i grandi della ristorazione milanese è motivo di immenso orgoglio e speriamo che questo sia per noi solo l’inizio.” 

 

Porte del tram in ferro battuto, un lungo bancone a vista sulla cucina e sgabelli dove sedersi e fare “sharing” di esperienze con gli altri commensali: così si presenta Silvano Vini e Cibi al Banco. Il nuovo locale degli chef Cesare Battisti e Vladimiro Poma - ex membro della brigata del Ratanà e di Erba Brusca - nasce a NoLo, una delle zone più in hype di Milano, rispecchiando del tutto l'unione di storicità e contemporaneità del quartiere meneghino.

Silvano propone una “food journey” autentica e genuina che si fonda sulla scelta di produttori e trasformatori che - come Krombacher - sono guidati da passione e rispetto per la biodiversità e ne fanno il loro fiore all’occhiello.

Piatti dalle radici profondamente ancorate alla tradizione popolare sono serviti in pairing con vini naturali, ricreando un ambiente caldo e familiare.

 

Composizioni dal gusto unico e carico di ricordi sono quelle dei fratelli Mario e Remo Capitaneo che, nel loro ristorante Verso di Milano, fresco dell’assegnazione di ben 2 stelle Michelin in un sol colpo, accolgono gli ospiti in un’atmosfera informale e fresca.

Materie prime stagionali e tecniche all’avanguardia si incontrano in una cucina essenziale e scevra da orpelli, a legittimare una visione lontana da quella di un ristorante tradizionale.

Evidente è la volontà degli chef di costruire una location aperta: la venue, strutturata in tre “chef’s table” a vista sulla brigata, è stata creata al fine di infrangere la barriera tra la cucina e gli ospiti, dando spazio alla curiosità e instaurando un dialogo costruttivo.

 

“Siamo felicissimi di aver portato questo progetto a Milano e che sia stato premiato come novità dell’anno”. - Dichiara Chef Mario Capitaneo - “Abbiamo voluto togliere qualsiasi tipo di barriera con il cliente per creare un’esperienza di condivisione con l’ospite, e siamo davvero contenti che il progetto sia stato capito e apprezzato”.

 

Brutalmente e volutamente senza fronzoli è invece l’irriverente Dirty, late night cocktail bar creato dalle menti dei tre amici e bartender Mario Farulla, Carola Abrate e Gianluca Tuzzi.

Tonalità rosse e un’atmosfera dark accolgono i clienti che, nel cuore della notte, varcano l’ingresso del locale, rimanendo stupiti dell’assenza della classica bottigliera situata alla spalle di “ogni bancone che si rispetti”.

A regnare sovrane sono la sincerità degli alcolici della linea “homemade” Cringe Company e l’essenzialità della cocktail list, che conta solo 4 signature drink.

E’ la semplicità a guidare anche le tecniche di miscelazione, eseguite a mano libera e sempre più “tailored” per rispondere alle singole richieste.

A chiudere il cerchio, una piccola offerta food, scorretta e volutamente provocatoria, a base di cibi confezionati.

 

“Siamo entusiasti di aver ricevuto questo importante premio e che la nostra proposta sincera e senza fronzoli abbia colpito nel segno”. - Commenta Mario Farulla, tra i fondatori di Dirty Milano - “Questo premio ci sprona a continuare a offrire esperienze autentiche e fuori dagli schemi ai nostri clienti. Il riconoscimento conferma il successo della nostra mission e quella di Dirty nel ridefinire l'esperienza del cocktail bar, dalla ideazione della drink list alla scelta di creare un’atmosfera accogliente, rilassata ma fuori dai soliti schemi”.


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