Prosegue in galleria fino al 15 novembre 2023 la collettiva "Cowboy Crudo" a cura di Miral Rivalta.
La mostra presenta opere realizzate durante la residenza estiva "Staffetta" dagli artisti Francesco Bendini, Lorena Bucur, Andrea Di Lorenzo e Francesco Ibba.
Durante i mesi di luglio e agosto 2023 gli artisti hanno trasformatola galleria e la Fonderia artistica de Carli in un ibrido atelier-sede espositiva, senza mai incontrarsi. Il titolo della mostra è tratto dalla raccolta di Annie Proulx Distanza ravvicinata. Come i protagonisti dei racconti di Proulx gli artisti hanno dovuto rinunciare ad una parte della propria individualità per lasciarsi contaminare dallo spazio. I lavori nello spazio, lasciati da colui o coloro che li hanno preceduti in residenza, fungevano come unica linea guida, vaghi indizi e modi diversi di abitare la galleria.
Andrea Di Lorenzo è stato il primo artista a prendere parte alla residenza e presenta una nuova edizione dei suoi “dipinti”, realizzati con la creta, su vetro e foto stampate in acetato di elementi naturali. Il suo lavoro esplora il rapporto tra l'opera d'arte, l'ambiente naturale e lo spazio architettonico, spaziando dalla scultura alla fotografia. Francesco Ibba espone tre teste in cemento dal carattere anomalo, modellate direttamente nello spazio espositivo. Queste teste, passaggi di un discorso plastico, nascono per l’artista dai valori della deformazione e della stilizzazione nello studio di un protocollo gestuale in costante trasformazione.
Francesco Bendini presenta due opere, una delle quali si discosta notevolmente dalla sua pratica artistica. Si tratta di uno squalo di tre metri modellato in cemento, frutto di un gesto performativo e fortemente ironico che sfida l’attività produttiva della Fonderia de Carli. La seconda opera invece rientra perfettamente nel repertorio estetico abituale dell’artista è stata realizzata in collaborazione con la fonderia, ed è la riproduzione in acciaio inossidabile di una vaschetta di risotto, cibo di cui si è nutrito assiduamente durante la residenza. Lorena Bucur, l’ultima artista in residenza, tramite la fotografia di film istantaneo polaroid e il disegno ha concentrato la sua l’attenzione (costringendo lo spettatore a fare lo stesso) sugli elementi naturali più trascurati della periferia Torinese e sulle limitazioni corporali con la quale ha dovuto confrontarsi trovando in residenza lo spazio invaso dai lavori dei suoi predecessori.
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