Il corpo di un rettile o di un animale invertebrato, un profilo collinare, un oggetto d’uso arcaico o, ancora, un uccello in volo: queste e molte altre ancora le associazioni che emergono di fronte alla scura forma curvilinea dell’artista statunitense Robert Therrien, celebre per le sue monumentali sculture immersive. L’opera esposta al MASI, si distingue per il suo carattere metaforico e contemplativo e incoraggia lo spettatore a riconsiderare la propria percezione dello spazio.
Le dimensioni dello spazio e del tempo sembrano invece congiungersi in un’enigmatica visione sospesa nell’opera Prima o poi di Giulio Paolini. L’installazione è composta da un allineamento di riquadri bianchi e neri dello stesso formato ed è pensata per essere di volta in volta diversa a seconda del luogo in cui è esposta. Nel combinare pieni e vuoti, inquadrature vere e virtuali, l’opera cristallizza un momento tra un prima e un dopo intangibili.
Riporta ai temi del memento mori, dell’horror vacui e della vanitas la candida scultura in ceramica Ossobello del duo Bertozzi & Casoni: un assemblaggio di quelli che appaiono come resti, scintillanti frammenti di apparati scheletrici umani e animali. Come un abbraccio al fascino e mistero presenti anche nella condizione più drammatica dell’esistenza, l’opera guarda alla caducità della vita, e al contempo sembra voler esorcizzare con ironia il pensiero della morte.
Le opere esposte sono di proprietà della Città di Lugano, del Cantone Ticino e della Fondazione MASI; alcune appartengono all’Associazione ProMuseo, altre derivano da donazioni private – come le donazioni Panza di Biumo e Giancarlo e Danna Olgiati – o degli artisti stessi.
Accompagnano l’esposizione degli approfondimenti sulle singole opere, accessibili al pubblico tramite smartphone attraverso la scansione di appositi codici QR.
Artiste e artisti in mostra: Roger Ackling, Fiorenza Bassetti, Ford Beckman, Bertozzi & Casoni, Monica Bonvicini, Fernando Bordoni, Gianfredo Camesi, Gianni Caravaggio, Gianni Colombo, Alberto Flammer, Lucio Fontana, Andrea Gabutti, Ingeborg Lüscher, Fausto Melotti, Giulio Paolini, Robert Therrien, Margherita Turewicz-Lafranchi.
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