Oltre 10 giorni di performance, 5 prime nazionali, 40 tra spettacoli, interventi di arte pubblica, installazioni e conversazioni con oltre 30 artisti e collettivi italiani e internazionali tra BASE e la città.
Un programma che mescola teatro, musica, danza e arti visive da una prospettiva transdisciplinare tra BASE e la città.
Le artiste e gli artisti coinvolti in FAROUT Live Arts Festival 2023: Soukaina Abrour — Katerina Andreou — Valentino Barrioseta e Steve Happi — Jacopo Benassi e Kinkaleri — Daniel Blanga Gubbay — Neunau — Chiara Paris — Pietro Porro — Valentina Ragno — Silvia Calderoni e Ilenia Caleo — Elisabetta Consonni — Corps Citoyen — Giulia Crispiani — Tomas Gonzalez e Igor Cardellini — Dario Moroldo e Eva Geatti — Bush Hartshorn/Teatro di Sardegna — Marie-Caroline Hominal — Kaleider — Göksu Kunak e Giulia Mengozzi — Sara Leghissa, Marzia Dalfini e Maddalena Fragnito — Enrico Malatesta e Chiara Pavolucci — Metrocubo — Mombao — Giorgia Ohanesian Nardin — Lucia Palladino — Lester Mann b2b Mattia Dambrosio, Rabii Brahim + Agnesoride + Chickpea — Parra for Cuva e Tamati — Zoe Romano — Fabrizio Saiu — Samara Editions / Jenna Sutela e Kate McIntosh — Adama Sanneh e Gabriela Gomez-Mont — STAN / Atta Nasser e Scarlet Tummers — Benno Steinegger e Jovial Mbenga — Lwando Xaso e Nana Akosua Hanson, Ilaria Speri, Olena Rosstalna, Rowan Roydon Pybus — ZimmerFrei / Anna de Manincor, Massimo Carozzi e Maria Caterina Frani, Davide Pepe, Fabio Sajiz — ubibroki — Elisa Zuppini e M.E.S.H.
Opening 5 ottobre H 19.00 — Ground Hall BASE Milano DI VENTI E CORRENTI. IN BALÌA – GIULIA CRISPIANI
H 21.00 — VOLVO STUDIO MILANO MOMBAO LIVE
BASE |
Dal 5 al 17 ottobre 2023, BASE Milano presenta la terza edizione di FAROUT, il festival dedicato alle molteplici forme dello spettacolo dal vivo, che quest’anno si sviluppa a partire dal titolo LONG STORY SHORT: la celebrazione di tante storie contro Una Storia.
Per oltre 10 giorni gli spazi post-industriali di BASE si trasformano in ambienti e paesaggi immersivi, palcoscenici, percorsi e occasioni di scoperta attraverso la mescolanza di teatro, musica, danza e arti visive da un punto di vista transdisciplinare. E non solo. Perché il palinsesto di FAROUT si articola tra interno ed esterno di BASE, intrecciandosi ai quartieri di Barona e Giambellino, grazie a “Milano è Viva”, il bando promosso e coordinato dal Comune di Milano con il contributo del MIC a sostegno degli spettacoli dal vivo, e raggiungendo altri luoghi significativi della città come Volvo Studio Milano e CityLife Shopping District.
A partire da giovedì 5 ottobre le atmosfere immersive di FAROUT Live Arts Festival tornano a BASE Milano. Alle 19.00 inaugura In balìa, l’installazione di Giulia Crispiani che trasforma la Ground Hall in una dimensione sospesa tra acqua e aria, lasciandoci la possibilità di decidere se navigare e lasciarsi trasportare, o seguire l’andazzo di venti ed eventi. A seguire Di Venti e Correnti, una lettura/concerto dell’artista insieme a Federico Antonini. Nel buio del Volvo Studio Milano, a partire dalle 21.00, il live di Mombao: una voce che diventa tante, un concerto ipnotico che si trasforma in danza collettiva. A concludere il programma, martedì 17 ottobre Le Cirque Astéroïde di Marie-Caroline Hominal, una performance all’incrocio tra un concerto rock e uno spettacolo di danza nel semirimorchio di un camion, un pezzo di poesia mobile a Barrio’s Milano. |
Marie-Caroline Hominal, Le Cirque Astéroïde. Ph Magali Dougados, Emilie Marron |
FAROUT Live Arts Festival 2023 LONG STORY SHORT L'espressione "To Make a Long Story Short" significa arrivare direttamente alla parte importante di una narrazione, tralasciare dettagli non importanti o noiosi della storia che si sta raccontando, tralasciare quelle che possono apparire informazioni irrilevanti. Significa, in poche parole, scegliere con quale completezza raccontare una storia, quale versione della storia dare. La linea portante di questa edizione di FAROUT Live Arts Festival nasce proprio su questo equivoco, nello spazio scivoloso che si crea tra la Storia con la S maiuscola - quella univoca, contrattata, mediata – e la pluralità delle storie dei singoli, minuscole, considerate irrilevanti, appunto. Eppure, narrazioni plurali avrebbero potuto produrre futuri plurali. Diversi. Futuri che oggi non sappiamo immaginare e che però possono trovare nuovi spazi di racconto attraverso l’arte, che sa inventare nuovi linguaggi, ritrovare voci e ricostruire forme di espressione. Questa è la convinzione che unisce tutte le proposte artistiche di FAROUT 2023.
LE PROPOSTE ARTISTICHE Artiste e artisti provenienti da diversi Paesi del mondo portano a FAROUT 2023 le loro storie e visioni umane, politiche, sociali. Prime nazionali e repliche di performance che hanno riscosso successo internazionale sui temi del corpo e della parola come strumenti di liberazione e resistenza ai canoni, del dialogo (im)possibile tra mondi in conflitto; della reazione generazionale al crollo delle ideologie; della liberazione della rappresentazione della sessualità dalle dinamiche patriarcali.
Dall’incontro di queste proposte si sviluppano i percorsi che il pubblico potrà scegliere di intraprendere, alla scoperta di una voce plurale della storia. |
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