Da sabato 13 maggio, per i due giorni di Festival un ricco programma animerà la villa settecentesca, spaziando da letture ad alta voce, eventi che intrecciano musica e parole, esposizioni d’arte, fino ad arrivare allo spettacoloconclusivo dedicato alla lettura e premiazione delle migliori lettere.
Condotto da Omar Fantini e con accompagnamento musicale di Sara Calvanelli, lo spettacolo di premiazione vedrà le lettere finaliste interpretate da Ludovica Coscione (Mare Fuori), Carlo Gabardini e Paolina Consiglieri. Come da tradizione nel corso dello spettacolo sarà annunciato anche il tema della nuova edizione del Festival. Oltre al vincitore per il tema dell’anno “LETTERA A UN INFLUENCER”, saranno annunciati i premiati per le altre tre categorie in concorso – “LETTERA A TEMA LIBERO”, “LETTERA UNDER 14”, per i giovani nati dal 2008 in poi,“LETTERA DAL CASSETTO”, dedicata alle lettere che hanno almeno vent’anni.
A selezionare le migliori lettere una giuria composta da alcuni importanti nomi dell’editoria e del giornalismo:Francesca Biasetton - Fabio Bonacina - Piero Colaprico.
I premi previsti per le diverse categorie in concorso sono i seguenti:
Premio per la miglior “Lettera a un influencer”_ valore 400,00 Euro
Premio per la miglior “Lettera a tema libero”_ valore 400,00 Euro
Premio per la miglior “Lettera Under 14”_ valore 200,00 Euro
Premio per la miglior “Lettera dal cassetto”_ valore 200,00 Euro
Ai vincitori di tutte le categorie saranno consegnate speciali penne Pineider.
Al termine dello spettacolo finale tutti i partecipanti sono invitati all’aperitivo conclusivo offerto nel cortile di Villa Clerici: partner di questo evento sarà La Valle di Ezechiele, cooperativa sociale attiva presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio, che in questa struttura promuove e gestisce attività volte al reinserimento sociale dei detenuti. Nel corso dell’aperitivo sarà possibile degustare la Prison Beer, la cui ricetta è stata formulata dal più noto sommelier di birre italiano - Lorenzo Dabove, in arte “Kuaska” - e le cui fasi produttive coinvolgono attivamente un detenuto, aiutandolo così a rientrare nel mondo del lavoro. L’iniziativa rientra nel più ampio progetto di collaborazione tra il Festival delle lettere e gli istituti penitenziari italiani, attivo fin dalle prime edizioni con la categoria fuori concorso “Lettera dal carcere”. Per la XVII edizione la scelta è stata di dare visibilità allo speciale progetto delle Prison Beer che, in sintonia con la mission della manifestazione, vuole contribuire ad accorciare le distanze, in questo caso quelle tra il mondo dentro il carcere e quello all’esterno.
Nessun commento:
Posta un commento