mercoledì 30 novembre 2022

QUANDO LA COPIA SUPERA L’ORIGINALE: ARRIVA FAKE BURGEZ, IL PANINO CHE IMITA (E MIGLIORA) UN FAMOSO HAMBURGER AMERICANO

 


Da domani in tutti i 20 locali dell’insegna è disponibile la nuova,

divertente proposta di Burgez, l’insegna di fast food più irriverente d’Italia

 

Milano, 30 novembre 2022 - Questa non è una fake news: è un Fake Burgez. Il nuovo panino dell’irriverente insegna di fast food è infatti l’“imitazione” del cheeseburger del fast food americano più famoso nel mondo. In perfetto stile Burgez, la nuova (provocatoria) proposta è stata anticipata da un contest sui social per indovinare quale celebre hamburger sia stato “copiato”. I vincitori, designati a insindacabile giudizio di Burgez, hanno potuto partecipare a una degustazione in anteprima tenutasi in contemporanea nei locali di Milano Ticinese, Roma Candia e Torino.

 

Perché “fake”? “Abbiamo selezionato uno dei burger più iconici al mondo, abbiamo studiato la ricetta e l’abbiamo migliorato in ogni suo aspetto, anche dal punto di vista del prezzo”, spiega Simone Ciaruffoli, founder di Burgez. Completamente differente dalla linea di hamburger odierna del brand, caratterizzata da ingredienti e salse speciali, il nuovo Fake Burgez, farcito con carne, cheddar, cipolla, cetriolini, senape e ketchup, viene declinato in quattro formati - single, double, triple e, per la prima volta, anche quadruple - e ha un prezzo altamente competitivo: rispettivamente 2.90, 3.90, 4.90 e 5.90 euro. “Siamo molto soddisfatti del risultato: per questo abbiamo deciso di inserire il Fake Burgez in menu a tempo indeterminato”, conclude Ciaruffoli.

 

Il nuovo Fake Burgez, disponibile in tutti i 20 locali dell’insegna a partire da domani, giovedì 1° dicembre, si aggiunge all’ampia gamma di panini in menu e si prepara a dominare il mercato come alternativa gustosa ed economica ai tradizionali hamburger.

 

 

Burgez

Nata da un'idea di Simone Ciaruffoli e Martina Valentini, Burgez è l’insegna di fast food più irriverente d’Italia, che si distingue nel panorama nazionale per la sua gustosa e variegata offerta di hamburger e sides, oltre che per il tone of voice dissacrante e provocatorio delle sue campagne pubblicitarie. Con un menu tipicamente americano, il brand si posiziona come alternativa di qualità superiore alle più note catene statunitensi. La storia di Burgez inizia nel 2012 quando, durante un viaggio a New York, Simone Ciaruffoli - come racconta nel libro “Il Vangelo secondo Burgez” - riceve in regalo da un clochard originario di Amburgo un prezioso ricettario in cui si cela la ricetta segreta del miglior hamburger. Nel 2015 i founder di Burgez inaugurano a Milano il primo store in via Savona.  Oggi Burgez è una realtà affermata con 20 punti vendita su tutto il territorio nazionale e quasi 200 dipendenti.

 


DEMETER ITALIA AFFIDA A ZED_COMM LE ATTIVITÀ DI UFFICIO STAMPA E MEDIA RELATION

 

8 new entry, 4 nuove specialità, 13 importanti partner Sono 108 i locali dell’Unione Ristoranti Buon Ricordo, la prima associazione fra ristoratori nata in Italia nel 1964. Pubblicata la Guida 2023, scaricabile anche dal sito

 

Prosegue fino al 5 marzo 2023 la mostra HAZE Contemporary Art From South Asia a cura di HH Art Spaces e Mario D’Souza

 

Il Moro di Monza illumina la scena enogastronomica cittadina con un nuovo Appuntamento Stellato promosso insieme all’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto, ospite lo chef Alessandro Gilmozzi

 


Il Moro di Monza illumina la scena enogastronomica cittadina con un nuovo “Appuntamento Stellato”  promosso insieme all’Associazione italiana Ambasciatori del Gusto, da sempre impegnata a promuovere la cucina italiana di qualità come patrimonio enogastronomico valorizzando l’intera filiera agroalimentare e il legame con il territorio di appartenenza. 

 

Dopo il successo delle scorse serate, il ristorante il Moro di Monza torna ad illuminare la scena enogastronomica cittadina con una nuova cena placée a quattro mani all’insegna della complementarità e della sinergia culinaria. 

 

Il prossimo appuntamento, in programma il 6 dicembre, si configurerà come parte del ciclo “INSIEME, a cena con gli Ambasciatori del Gusto” e vedrà come ospite lo chef Alessandro Gilmozzi del Ristorante El Molin di Cavalese  (TN), presidente della stessa Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto. 

 

Tra gli ospiti per il nuovo anno, un altro Ambasciatore del Gusto, Enrico Cerea del Ristorante Da Vittorio di Brusaporto (BG) e Edoardo Fumagalli del ristorante Locanda Margon di  Ravina (TN).

 

 

I menù delle cene stellate 

6 dicembre : Con Alessandro Gilmozzi del ristorante El Molin di Cavalese   

 

Maccaron di pasta Felicetti  (Arringa, acero, lavanda e cagliata di latte e fieno) 

(Alessandro Gilmozzi) 


Salmone liquirizia yogurt 

(Salvatore e Vincenzo Butticè) 

 

Come una minestra di funghi 

(Alessandro Gilmozzi )

 

Riccio di mare e brodo di gallina 

(Salvatore e Vincenzo Butticè)

 

Riso carnaroli di riso buono, alla cenere di pigna di cirmolo fermentata 

(Alessandro Gilmozzi)

 

Triglia erbette e just di vitello 

(Salvatore e Vincenzo Butticè) 

 

Era la cassata 

(Salvatore e Vincenzo Butticè) 


Beverage:
Acqua Lauretana naturale

 

Vini: 

Metodo classico brut ( Carricante) delle cantine Planeta 

Cometa (Fiano) delle cantine Planeta  

Unterebner (Pinot grigio) delle cantine Tramin Kellerei 

Roen (Gewurztraminer) delle cantine Tramin Kellerei 

 

Prezzo complessivo, degustazione compresa, 130 euro p.p 

 

Il Moro 
Il savoir-faire e il gusto per l’accoglienza di una famiglia siciliana coesa come quella dei fratelli Butticè che, dal 1996, propone una cucina gourmet di chiara vocazione siciliana con il ristorante Il Moro. Salvatore Butticè che, dopo un carriera in sala, oggi è lo chef del ristorante insieme a Vincenzo Butticè, general manager di tutti i progetti della famiglia e Antonella Butticè, sommelier de Il Moro.

Un’atmosfera elegante e contemporanea e un savoir faire da Grandes Tables quello del Moro, in cui interni si arricchiscono della presenza di arti figurative contemporanee e di elementi dell’artigianalità ceramista siciliana. Le poltrone, di design contemporaneo, completano la tavola in radica di noce nazionale in modo da rendere l’esperienza unica, comoda ed avvolgente. In carta una commistione tra la terra d’origine e il territorio che li ha accolti: tra Sicilia e Lombardia.

 

Il Menu de Il Moro
“Viaggio in Sicilia” racconta l’essenza della territorialità siciliana in un menu da 8 portate (a 85 euro) che crea un connubio tra i prodotti con cui i fratelli Butticè sono cresciuti, come la mandorla di Raffadali, le prugne nere di Sicilia, il pomodoro alla carrettiera , il suino dei Nebrodi, fino alla scoperta di nuovi piccoli produttori di nicchia che hanno iniziato a coltivare mango e curcuma in Trinacria.

Il pane viene realizzato due volte al giorno in casa usando solo antichi grani siciliani che necessitano circa 36 ore di lievitazione con la tecnica del lievito madre. Ma nell’esperienza de Il Moro si mescolano anche tanti piccoli produttori che la famiglia Butticè ha conosciuto e apprezzato dal 1996, quando hanno aperto il locale e che sono il fil rouge della loro storia familiare, dalla natia Sicilia alla Lombardia che li ha accolti ed è ora la loro casa. Tra i piatti signature: Ostrica e mandorla di Raffadali (un assoluto di mandorla); il Polpo Imbufalito; i Bottoni con ragusano, pomodoro alla carrettiera e mitili; i Paccheri Senatore Cappelli, pistacchio di Raffadali e gamberi di Marzara.

La carta dei vini racconta i terroir delle regione più vicine alla filosofia del ristorante, Sicilia e Lombardia, in una ricerca verso tante piccole realtà con cui costruire un’ottima qualità prezzo per 450 etichette.