martedì 6 settembre 2022

Nei vini di Poggio Al Lupo l’essenza della Maremma Toscana

 



Fondata nel 2000 da Antonio Moretti Cuseri, Poggio Al Lupo omaggia l’alto potenziale vinicolo della Maremma coltivando vitigni autoctoni come Sangiovese e Vermentino, e internazionali come Cabernet Franc e Sauvignon. Sulle colline di Magliano, 45 ettari, dei quali 16 vitati, tra natura incontaminata e paesaggi selvaggi, dove i terreni e il microclima sono ottimali per la produzione del vino fin dai tempi degli Etruschi.
 
Magliano (GR), 6 settembre 2022 – Maremma: terra custode di una cultura enologica millenaria che si estende dall’entroterra con il Monte Amiata fino al mare, fra cipressi, vigneti e paesi arroccati sulle colline. Un tesoro che Antonio Moretti Cuseri, imprenditore e già proprietario di Tenuta Sette Ponti, conosce fin da piccolo, dalle vacanze trascorse con la famiglia alle battute di caccia insieme al padre, e alla fine degli anni ’90 decide di valorizzare attraverso una delle sue più grandi passioni: la viticoltura. Acquista alcuni terreni a Magliano con l’obiettivo di produrre vini che potessero raccontare l’essenza di quest’area e nel 2000 fonda Poggio Al Lupo, cantina che prende il nome dall’omonima zona: in tutto 45 ettari, di cui 16 vitati a Sangiovese, Vermentino e Cabernet Sauvignon, da cui nascono vini di carattere in grado di esprimere tutta l’essenza della Maremma Toscana.
 
Zona altamente vocata alla coltivazione della vite - alcuni ritrovamenti testimoniano la produzione del vino in questo territorio già in epoca Etrusca - la Maremma gode di un terroir variegato e di notevoli diversità climatiche che permettono la massima valorizzazione di alcuni vitigni autoctoni e non solo: dai suoli vulcanici dell’entroterra con il Monte Amiata, un antichissimo vulcano, ai suoli argillosi-limosi che contraddistinguono le dolci alture fino al litorale. Le colline di Magliano, dove nasce Poggio Al Lupo, godono di un clima mediterraneo, caldo e luminoso ma ventilato, e presentano terreni per lo più composti da arenaria, calcare e argilla. Nella parte più alta della proprietà, a 140 mslm dove i terreni sono bagnati e poco vigorosi, Moretti Cuseri coltiva il Sangiovese da cui produce il Morellino di Scansanovino di grande freschezza ed equilibrio; in una zona più bassa e fresca a 100 mslm, in terreni ricchi di sali minerali e calcare, coltiva il Vermentino da cui produce un vino di spiccata mineralità e freschezza capace di esprimere al meglio le sue caratteristiche organolettiche. Un terreno sabbioso-limoso, contraddistinto dalla presenza di ferro e uno scheletro roccioso a bassa profondità, ospita invece i vigneti di Cabernet Sauvignon da cui scaturisce un vino ricco e morbido. Attuando una viticoltura in regime biologico, nel rispetto delle tradizioni e del minor impatto sull’ambiente possibile, Poggio Al Lupo unisce il grande amore per il vino della famiglia Moretti Cuseri, la conoscenza in campo e l’antica cultura enologica della Maremma per dare voce a etichette di alta qualità, apprezzate anche a livello internazionale.
 
Tra scorci di natura incontaminata e selvaggia, dove una vista mozzafiato spazia dall’Isola del Giglio, al promontorio di Talamone fino al Monte Amiata, Antonio Moretti Cuseri trasforma in realtà un sogno che gli permette di esprimere attraverso il vino la vera natura e il valore di questo territorio. Insieme a Tenuta Sette Ponti, nell’Aretino, e Orma nella celebre area di Bolgheri, Poggio Al Lupo rappresenta così un tassello fondamentale dell’eccellenza vinicola toscana che la famiglia Moretti Cuseri valorizza e difende, nel segno di una continua ricerca della qualità, della sostenibilità e della cultura storica locale, sempre con uno sguardo anche all’internazionalità.

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