Thailand Biennale Korat 2021
a cura di Yuko Hasegawa
18 dicembre 2021 – 31 marzo 2022
Riattivare spazi abbandonati o dimenticati, lavorando con la 
collettività, lontano dalle tendenze del mercato e del momento. Proporre
 un’arte realmente pubblica, che si concretizza in azioni e coinvolge a 
pieno titolo una comunità al di fuori del mondo degli addetti ai lavori.
 Portare a nuova vita luoghi sottovalutati, che sono sotto ai nostri 
occhi, ma spesso non sappiamo connotare, rigenerando il tessuto urbano 
con nuove pratiche sociali. 
E’ su queste fondamenta che Giacomo Zaganelli, artista fiorentino classe 1983, in occasione di Thailand Biennale Korat 2021, apre le porte di Somsed Temporary Cultural Center, progetto sostenuto dall’Italian Council (IX edizione, 2020), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. 
La parola tailandese Somsed, in italiano “tapiro”, si rifà proprio al 
concetto di ibridazione, mescolanza, perché tradizionalmente si credeva 
che il tapiro fosse stato creato dagli scarti degli altri animali.  
Ed è in uno spazio appartenente alla municipalità di Korat, in disuso da
 decenni, un tempo luogo di Salute Pubblica, oggi abitato dalla 
vegetazione spontanea e dimenticato dagli abitanti, che Zaganelli darà 
il via a un processo di riattivazione costruito assieme alla comunità locale.  | 
Basandosi sulla sua visione del ruolo sociale dell’artista,
 che porta avanti progetti capaci di generare pratiche collettive, 
Zaganelli, personaggio eclettico ed acrobata, ricopre al contempo le 
vesti di artista, curatore, ricercatore, operatore culturale, marketing 
manager. Il suo intervento, caratterizzato come consueto nella sua 
prassi dalla più totale indipendenza, riflette la necessità dell’arte in quanto strumento di utilità pubblica. 
Per questo Somsed Temporary Cultural Center prende le distanze 
dall’aspetto commerciale e fa del concetto di “ibridazione” e “prendersi
 cura” i suoi cardini, trasformandosi in centro culturale 
aperto, spazio per mostre, workshop, presentazioni e rappresentazioni, 
proiezioni, concerti, performance, biblioteca.  | 
È così che un non luogo diventa grazie all’arte un luogo catalizzatore,
 in cui la molteplicità di linguaggi e la cultura della diversità va di 
pari passo con la cooperazione tra abitanti e istituzioni locali per 
obiettivi comuni. In questo senso il genius loci e il patrimonio 
culturale riprendono vita grazie ad uno spazio fino a ieri inutilizzato,
 con azioni “bottom-up” dalla forte valenza comunitaria. 
Nessuno lo sa, ma il padre dell’arte moderna tailandese era proprio un fiorentino, Corrado Feroci,
 ribattezzato poi dall’altra parte del mondo Silpa Bhirasri, che cento 
anni fa giunse in Tailandia, divenne acclamato autore delle più 
importanti sculture pubbliche nazionali e fondò la prima Università 
d’Arte (la Silpakorn University a Bangkok). 
L’ispirazione dal connazionale attraversa tutto il progetto di 
Zaganelli, con l’auspicio che Somsed contribuisca in maniera 
significativa a costruire nuove modalità di espressione artistica e 
culturale.   | 
Giacomo Zaganelli, profilo biografico Nato
 nel 1983 a Firenze, vive e lavora tra Firenze e Berlino. E’ artista, 
curatore e attivatore di progetti rivolti alla collettività. Negli 
ultimi quindici anni ha promosso e creato numerosi progetti e attività 
in Italia, Europa e Asia. 
Nel 2005 ha fondato a Firenze :esibisco., un collettivo atipico
 formato da quaranta persone, che ha diretto e coordinato per dieci anni
 e con il quale realizza svariati progetti di riappropriazione degli 
spazi coinvolgendo centinaia tra cittadini, studenti universitari e 
professionisti della cultura. 
Tre anni dopo, sempre a Firenze, stravolge il paesaggio urbano con l'installazione monumentale Non a Tutti Piace L'Erba, realizzando a venticinque anni e in maniera completamente autonoma un prato temporaneo di duemila metri quadri per la città. 
Nel 2010 lancia il progetto La Mappa dell'Abbandono (tutt'ora 
in progress), una ricerca pioniera sul tema del patrimonio dismesso, 
nata con l'obiettivo di sensibilizzare cittadini e amministrazioni in 
merito al potenziale offerto dagli immobili vacanti. Nel corso degli 
anni il progetto viene visualizzato online più di mezzo milione di 
volte, l'autore viene invitato a Roma in Senato a presentare la sua 
ricerca, la quale ha dato origine a un'omonima indagine conoscitiva a 
livello nazionale, i cui risultati sono stati tradotti in un disegno di 
legge sul tema degli spazi dismessi presentato a fine 2019, che porta lo
 stesso nome del progetto: La Mappa dell'Abbandono.
 Dal 2015 lavora con continuità a Taiwan e in Giappone. Tra i suoi recenti progetti: le esposizioni personali Grand Tourismo
 alle Gallerie degli Uffizi (2018/2019), che ha contato 2.624.343 
visitatori aggiudicandosi il podio mondiale di mostra più visitata 
dell’anno, e Superficially, al Museum of Contemporary Art 
Taipei (2018); la partecipazione alla Setouchi Triennale in Giappone e 
al Grand Tour d'Italie, promosso dal Mibac, nel 2019. 
Nel 2020, il progetto per la sua partecipazione alla Thailand Biennale 
Korat 2021 ha vinto la nona edizione dell'Italian Council. 
Nel 2021, oltre ai progetti con il MARCA Catanzaro e Villa Romana di 
Firenze, partecipa alla Thailand Biennale, diretta da Yuko Hasegawa, 
direttrice del 21st Century Museum of Contemporary Art di Kanazawa in 
Giappone. Nel 2021 ha inoltre ottenuto un grant nella decima edizione 
dell'Italian Council per un progetto di ricerca intitolato “L'artista 
per la collettività”.  | 

 
 
Nessun commento:
Posta un commento