28 dicembre 2020_In
merito alle ultime novità emerse in seguito alle comunicazioni del
Comitato Tecnico Scientifico sul protocollo per le aperture degli
impianti di risalita, previste per il prossimo 7 gennaio, la presidente
di ANEF, Valeria Ghezzi, conferma la volontà di
proseguire il dialogo con le istituzioni per giungere a una soluzione
utile per tutto il comparto montagna e lamenta di non essere mai stata
contattata dagli organizzatori della manifestazione in programma domani
ad Abetone. «Non abbiamo mai autorizzato l’uso del logo
dell’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, utilizzato nella
locandina della manifestazione. ANEF ha creato un dialogo con il governo
e tutte le istituzioni, anche locali, che stanno lavorando per
consentire un’apertura in sicurezza dei nostri impianti,
indispensabili per l’economia del sistema montagna del Paese, sempre che
le condizioni sanitarie lo consentano. I nostri associati stanno
cercando di porre in atto tutte le precauzioni necessarie a rispettare
le regole che il CTS sta validando assieme alla conferenza
Stato-Regioni, in modo da riuscire a riaprire gli impianti nel totale
rispetto della salute degli utenti e dei dipendenti.
Purtroppo, la chiusura forzata del marzo scorso e la mancata apertura di questo dicembre hanno causato un danno economico impossibile da sanare anche con un’apertura immediata. Un danno che va ben oltre le società impiantistiche rappresentate da ANEF e che arriva a comprendere tutto il tessuto socio/economico dei territori della montagna alta
con gli alberghi, i ristoranti e le attività commerciali e sportive,
senza dimenticare tutte le aziende agricole e silvo-pastorali, per le
quali il turismo rappresenta comunque una risorsa nel corso della
stagione invernale, durante la quale, in assenza di turismo, diventa
impossibile pensare a qualsiasi forma di attività alternativa.
A questo punto diventa indispensabile riuscire a collaborare con tutte
le istituzioni, e in particolare il governo nazionale e la Regione
Toscana nello specifico, in modo da poter riuscire a trovare forme di ristoro che possano permettere di aiutare chi vive e lavora nei territori montani.
Tra l’altro, in questi giorni affrontiamo un’eccezionale ondata di
maltempo con precipitazioni nevose che non si vedevano da anni e che,
purtroppo, non potendo sfruttare la neve a fini turistici, creano
ulteriori costi e disagi a tutti coloro che si stanno adoperando per
permettere la sopravvivenza dell’economia di montagna.
In relazione alla manifestazione rinviata, abbiamo il
massimo rispetto di tutti i colleghi e gli operatori del settore che
vogliono manifestare il disagio per una situazione molto difficile in
cui regna l’incertezza, ma non crediamo che questo sia il momento giusto né la modalità corretta».
ANEF
ANEF, a livello nazionale, è l’unica associazione di categoria del settore riconosciuta da Confindustria, aderisce a Federturismo ed è anche l’unico interlocutore accreditato presso le organizzazioni sindacali ai fini del rinnovo del CCNL di settore. In ambito internazionale, ANEF aderisce a FIANET (Fédération Internationale des Associations Nationales d’exploitation de telepheriques) e OITAF
(Organizzazione Internazionale Trasporti A Fune). Attualmente fanno
capo ad ANEF circa il 90% delle aziende funiviarie italiane, distribuite
sia nei territori alpini, sia in quelli appenninici, sia nelle isole.
La rappresentatività è assicurata dall’adesione diretta, o tramite
sezioni territoriali, di oltre 1.500 impianti, con una forza lavoro
stimata di circa 13.000 unità, tra fissi e stagionali, nel periodo di
piena attività.
www.anef.ski/
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