La settima edizione di APPIUS, il
vino da sogno del winemaker Hans Terzer, è stata ufficialmente
presentata dalla Cantina San Michele Appiano con una degustazione
digitale. Anche quest’anno la Cuvée si fa portavoce del vertice
qualitativo del millesimo: APPIUS 2016 è l’interpretazione intensa e
diretta di un’annata florida, ricordata per un “settembre d’oro”. Come
il numero sette, esprime la perfezione ormai raggiunta dell’assemblaggio
di quattro monovitigni, tanto da candidarsi a “miglior APPIUS mai
realizzato”.
Appiano (BZ) 18 novembre 2020 – È un APPIUS “stellare” la settima Cuvée della Cantina San Michele Appiano
presentata e degustata oggi in una diretta online. Anche quest’anno il
vino da sogno del winemaker Hans Terzer è pronto per sorprendere in una
veste rinnovata, dalla composizione all’etichetta. La nuova Cuvée in
edizione limitata, come le altre sei delle precedenti edizioni, esprime
i vertici qualitativi dell’annata, conferiti alla Cantina San Michele
Appiano e personalmente selezionati dal winemaker Hans Terzer, al fine di creare la massima espressione del millesimo. L’annata
2016 è stata caratterizzata da un prolungato periodo di pioggia nel
cuore dell’estate, che inizialmente aveva destato qualche
preoccupazione, ma che poi ha saputo regalare un “settembre d’oro” e una
vendemmia rigogliosa. E questa ricchezza di frutti
perfettamente maturi ha dato vita ad un APPIUS intenso e sofisticato,
capace di spingere il winemaker Hans Terzer ad affermare: «Potrebbe essere l’APPIUS più grande mai prodotto fino ad oggi». Come sempre sono le uve bianche a comporre l’esclusiva Cuvée, con la netta predominanza dello Chardonnay (58%) a cui si aggiungono Pinot Grigio (22%), Pinot Bianco (12%) e Sauvignon Blanc (8%).
Dal colore giallo paglierino brillante, APPIUS 2016 a primo naso è intenso e diretto, quasi pungente, per poi aprirsi in un bouquet sofisticato, che dalle erbe
aromatiche, quali salvia, rosmarino e finocchietto selvatico, passa
gradualmente alle fragranze floreali della ginestra e del glicine. In secondo naso si nota la componente fruttata, con risalto dei frutti a polpa bianca (pera Williams e pesca) a cui fanno da contorno i frutti esotici (banana e ananas). In bocca è equilibrato e fresco,
rivelando inizialmente la concentrazione del frutto. La componente
acida sprigiona vitalità e asciuttezza e quella minerale contribuisce a
vivacizzare ulteriormente la beva. APPIUS 2016 è lungo e
persistente e si arricchisce di nuove note riconducibili alla nocciola e
alla mandorla, con un tocco speziato di noce moscata sul finale.
Il progetto di APPIUS si rinnova ogni anno, anche nel design dell’etichetta, realizzato dalla Life Circus di Bolzano. Sulla
Cuvée APPIUS 2016 spicca la rappresentazione di una stella lucente,
simbolo della libertà poetica di Terzer, capace di segnare la rotta e
determinare la via. La stella inoltre simboleggia anche il progetto
stesso di APPIUS, il più ambizioso della Cantina San Michele Appiano, una
sintesi tra consapevolezza e perpetua ricerca tra le più talentuose
singolarità dell’annata, in cui i diversi monovitigni sono spigoli che
nel loro brillare portano lucentezza alla complessità della Cuvée.
L’etichetta permette sempre la libera interpretazione dei wine lovers,
che possono attribuirvi un proprio intimo significato. Ogni edizione di APPIUS è limitata; quest’anno le bottiglie disponibili sono 6.000, alcune anche in grande formato.
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