lunedì 5 ottobre 2020

Immaginare Genova nelle strade di Cornigliano e Certosa prende vita un museo diffuso a cielo aperto per riflettere, partendo dai giovani, sulla città del futuro

 

Il museo, con opere di poster art e realtà aumentata, è nato dai laboratori creativi di immaginazione urbana, che hanno coinvolto alcuni gruppi di ragazze e ragazzi provenienti dalle scuole medie e superiori dei due quartieri genovesi.

 

 

“Immaginare Genova” è un progetto a cura di BASE Milano, Arci Genova, Bepart, e Associazione La Stanza. Il progetto è realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del Bando CivICa, progetti di Cultura e Innovazione Civica.

 

 

base.milano.it/immaginare-genova/

Immaginare Genova_photo by Cartacarbone

Com’è fatta la città che vorresti? Da questa domanda prende forma nelle giovani generazioni la necessità di pensare e creare un futuro per Genova, assumendo un ruolo attivo nel nuovo sviluppo dello spazio urbano. Con il progetto “Immaginare Genova” nasce così, nel capoluogo ligure, un museo diffuso a cielo aperto con opere di poster art e realtà aumentata, a cura dell’hub creativo BASE Milano, Arci GenovaBepart e Associazione La Stanza, realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del Bando CivICa, progetti di Cultura e Innovazione Civica.

Il museo diffuso è stato inaugurato sabato 3 ottobre con due tour guidati nei quartieri di Cornigliano e Certosa. Obiettivo dell’iniziativa è quello di attivare un processo di immaginazione collettiva – a partire dai più giovani – che possa contribuire a riattivare la costruzione di immagini di futuro per Genova.

 

La prima parte del progetto ha coinvolto alcuni gruppi di ragazzi provenienti dalle scuole medie e superiori dei quartieri Certosa e Cornigliano in laboratori di immaginazione urbana, per creare contenuti attraverso l’utilizzo di linguaggi contemporanei della produzione artistica quali il collage, il video, l’animazione e la realtà aumentata. Partendo dai propri bisogni e dalle proprie paure, i ragazzi hanno definito ed analizzato le necessità della propria città, immaginando un profilo della Genova dei desideri. L’arte diventa quindi processo di apprendimento, elaborazione emotiva, sviluppo di nuove competenze, strumento di partecipazione e trasformazione dello spazio pubblico. 

Immaginare Genova_photo by Cartacarbone
Immaginare Genova_photo by Cartacarbone

"In amministrazione non riusciamo a trovare il linguaggio per ingaggiare le generazioni più giovani. Voi avete esplorato la parte delle relazioni, avete aperto una breccia nel territorio. Avete costruito un messaggio con i ragazzi e ora quel messaggio è diventato del territorio, del quartiere e della città", ha dichiarato Marialuisa Centofanti, assessora del Municipio 6 Medio Ponente.

 

L’esito di questo percorso, volto ad accrescere nei ragazzi la consapevolezza sul ruolo delle azioni individuali nel raggiungimento di obiettivi di sviluppo locale e globale, è la creazione di un museo diffuso a cielo aperto che riflette sul futuro della città, dove sogni e realtà s’incontrano, producendo animazioni che interagiscono con le architetture e gli spazi. Composto da opere di sticker art e realtà aumentata, il museo ripercorre i punti cruciali dei due quartieri genovesi come l’Ex Mercato coperto di Cornigliano, il Parco Urbano Valletta Rio S. Pietro, i Giardini Melis, l’Info Point Cornigliano e la Stazione della Metropolitana di Brin. Inquadrando con lo smartphone lo sticker attraverso attraverso l’app Bepart (disponibile gratuitamente su iOS e Android), l’opera si animerà mettendo in scena un’azione civica sognatrice ma importante. Si tratta di un’occasione di riflessione collettiva intorno alla capacità di immaginare un futuro e il ruolo che ciascun cittadino può avere in questa inversione di tendenza. 

 

"Uno dei valori aggiunti del progetto è stato quello di mettere insieme operatori culturali di due città molto diverse sotto alcuni punti di vista ma per un progetto con finalità al contempo locali e universali: il potere dell'immaginazione che si trasforma in azioni di cittadinanza attiva”, ha affermato Marina Mussapi, BASE Milano.

 

Genova riceve così il testimone da Milano. Non è lontano il tempo in cui anche il capoluogo lombardo ha accolto la stessa sfida. Lo scorso luglio infatti, con “Immaginare Piazza Tirana”, 40 ragazze e ragazzi del Giambellino hanno trasformato il volto del quartiere della periferia sud-ovest della città creando un nuovo luogo di aggregazione e punto di partenza di future progettualità culturali. Il campo da basket di Piazza Tirana, colorata di street art, animazioni digitali e installazioni, è il frutto di un progetto partecipato che ora resta in eredità agli abitanti del quartiere e alla collettività. L’alleanza tra i cittadini e la comunità creativa ha generato una spinta propulsiva verso il ripensamento della città, che si è trasformata in una vera e propria azione di cittadinanza attiva. Partendo dall’esempio di Milano, “Immaginare Genova” scommette su una relazione virtuosa e generativa tra la comunità creativa milanese e gli operatori della città ligure, promuovendo un’alleanza per l’immaginazione.

Immaginare Genova_photo by Cartacarbone
Immaginare Genova_photo by Cartacarbone

BASE Milano 

BASE Milano è un progetto di contaminazione culturale tra arti, imprese, tecnologia e innovazione sociale. Nato nel 2016 all’interno degli edifici ex industriali dell’ex-Ansaldo, si traduce oggi in 12.000 mq di laboratori, spazi per esposizioni, spettacoli, workshop, conferenze, con una grande sala studio e una residenza d’artista. BASE è una Learning Machine, un grande organismo per l’apprendimento e laboratorio di formazione permanente al servizio della città, dei professionisti delle industrie creative e del quartiere. BASE è una macchina che apprende a sua volta mettendo in dialogo comunità creative diverse per assorbire, condividere e ri-trasformare reciproci contenuti e contaminazioni in ambiti differenti, dalla scrittura all’illustrazione, dalla musica all’arte, al design e altro ancora. 

Maggiori informazioni: www.base.milano.it 

 

Arci Genova

Arci Genova è una rete associativa che promuove, sostiene e tutela l'associazionismo, la cultura nelle sue forme espressive, l'accesso alla conoscenza, la cittadinanza attiva e la partecipazione, la cultura della legalità, la lotta alle discriminazioni. Le sue attività sono dedicate alla promozione culturale, al sostegno dei cittadini migranti e detenuti, al protagonismo delle nuove generazioni, alla mediazione territoriale coi minori e le famiglie.

 

Bepart
Bepart Società Cooperativa Impresa Sociale è una organizzazione non profit che riempie gli spazi di arte, design, video, suoni e parole, attraverso la realtà aumentata. Con processi partecipativi e di formazione produce e installa opere digitali nello spazio, fruibili da tutti gratuitamente attraverso l’utilizzo di smart device e visori appositi. Nascono così progetti di rigenerazione urbana, prototipazioni urbanistiche, percorsi museali diffusi, sentieri naturalistici, esplorazioni archeologiche animate. Bepart è ideatore ed esecutore di MAUA, il Museo di Arte Urbana Aumentata, un modello di museo diffuso realizzato a Palermo, Milano e Torino realizzato da oltre 300 autori e i cui contenuti digitali in realtà aumentata sono stati visualizzati dal pubblico 350.000 volte.

Maggiori informazioni: www.bepart.net

 

Associazione La Stanza

L’associazione La Stanza promuove la cultura, il dialogo interculturale e intergenerazionale, la creatività e la solidarietà sociale attraverso percorsi laboratoriali e formativi in diverse scuole cittadine e attraverso progetti di ricerca/azione nel territorio genovese. Grazie alla gestione partecipata di alcuni spazi si occupa di ricerca sociale e artistica, pedagogia narrativa, trasformazioni urbane e teatro, attraverso laboratori artistici e musicali e iniziative culturali per tutta la cittadinanza. 

Nata nel 2004 nel contesto periferico di Cornigliano, dove continua ad operare, svolge ora attività anche nel resto della città e collabora con fondazioni ed enti del Terzo Settore in sinergia con il Centro Scuole Nuove Culture del Comune di Genova e il Centro Studi Medì.

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