L’emergenza
sanitaria mondiale si sta prolungando oltre il previsto e tutti pensano che la
fileria del food non stia subendo danni in questo periodo, purtroppo non è così;
soprattutto nel settore caseario si cominciano a riscontrare alcune
problematiche che potrebbero in seguito peggiorare.
Il
Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola Dop ha fatto alcune
rilevazioni e considerazioni tra i Soci che vi inoltriamo.
HORECA E GROSSISTI
È
il settore più penalizzato dai decreti governativi con la conseguenza che alcuni
associati del Consorzio hanno lamentato una perdita fino al 65% delle vendite.
Ristorazione
e grossisti sono canali di vendita molto importati per il Gorgonzola Dop e
sembra che potranno avere un futuro molto difficile, nonostante qualche azienda
riesca ancora a contenere i danni, grazie a programmazioni e riduzione della
produzione.
GDO
Molti
i problemi anche in questo settore, benché la grande distribuzione non sia
stata penalizzata, gli acquisti si sono orientati verso beni a lunga scadenza o
stagionati.
Il
numero di ingressi contingentato non ha permesso che gli acquisti nei
supermercati compensassero i numeri negativi della ristorazione e dei grossisti.
Inoltre
in questo momento la modalità di acquisto privilegiata è quella del prodotto
preconfezionato/libero-servizio a discapito del banco taglio, chiuso in alcuni
punti vendita.
EXPORT
L’export mostra i primi segnali negativi dall’ultima settimana
di marzo a causa del blocco adottato sia da paesi europei che extra-europei. Inoltre
per la logistica destinata all’estero ci si scontra con le frontiere chiuse e con
tutti i provvedimenti restrittivi adottati praticamente ovunque riguardo la
circolazione di mezzi e delle persone. Ne deriva perciò che l’export abbia una ancora
peggiore prospettiva per il futuro.
DATI
Tra
le imprese che fanno parte del Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola
si stima, come media, una mancata vendita del 31% per il mese di marzo 2020.
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