L’Associazione
 chiede al Ministro di far parte dei tavoli di consultazione per 
collaborare attivamente alla ripresa economica del Paese.
Tra
 le attività svolte da Vinarius, l’Associazione delle Enoteche Italiane 
con un fatturato cumulativo di 50 milioni di euro nel 2019, vi sono 
periodici sondaggi che hanno lo scopo di monitorare i vari aspetti del 
settore e della vita delle attività associate. Vista la drammaticità del
 momento, l’ultimo sondaggio svoltosi la scorsa settimana è stato esteso
 anche alle enoteche non associate per permettere di presentare una 
fotografia reale della situazione del commercio al dettaglio di vino di 
qualità. Il sondaggio ha coinvolto 105 enoteche italiane e mostra i 
pesanti risvolti che la crisi ha portato.
Dalle
 interviste risulta che il 22% delle enoteche ha deciso di rimanere 
chiuso e il 25% di rimanere chiuso ma di effettuare consegne a 
domicilio. Il rimanente 53% che ha infine deciso di rimanere aperto e di
 effettuare consegne a domicilio, dimostra come le enoteche siano 
diventate in questo momento di incertezza dei punti di riferimento per 
il territorio per l’offerta di beni di prima necessità come acqua, pasta
 ed altri generi alimentari. “Noi come Vinarius abbiamo da subito 
consigliato ai soci che ne avevano il permesso visto il decreto, di 
rimanere aperti nell’ottica di svolgere un servizio alla comunità come 
punti di reperibilità di generi alimentari contribuendo così ad evitare 
afflussi eccessivi e assembramenti nei punti commerciali della GDO”,
 dice il presidente dell’Associazione Andrea Terraneo. L’Associazione si
 è posta come punto di riferimento per gli associati dall’inizio della 
crisi, consigliando inoltre alle enoteche di attivare ed incentivare il 
servizio di consegna a domicilio e, tramite una mappatura delle aziende 
socie, ha predisposto un elenco delle enoteche aperte scaricabile dal 
sito della stessa associazione. “Devo sinceramente ringraziare i 
molti associati che hanno seguito queste indicazioni e si sono adoperati
 per questi servizi al pubblico” conclude il presidente Terraneo.
Nonostante
 gli sforzi e la disponibilità degli operatori del settore, il quadro 
complessivo mostra un calo pesante del fatturato generale che oscilla 
mediamente tra il 50 e l’80% per quanto concerne le enoteche che stanno 
portando avanti l’attività. Preso atto di questa grave difficoltà che il
 settore sta vivendo unitamente a molti altri, all’inizio di aprile 
l’Associazione Vinarius ha deciso di firmare una lettera indirizzata al 
Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli non tanto per 
domandare imponenti aiuti economici, bensì per chiedere l’invito a 
partecipare ai tavoli di consultazione che il Ministero vorrà istituire 
per ridare il via alle attività economiche del Paese. Mettendo a 
disposizione nuove idee, nuove energie, nuove motivazioni e competenze- 
si legge nella lettera indirizzata al Senatore Patuanelli- 
l’Associazione si propone come interlocutore per apportare un fattivo 
contributo di idee per la ricostruzione dell’economia nazionale.
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