Continuano le visite gustose dei
giornalisti e dei comunicatori di Borghi d'Europa per individuare
le aziende che entreranno a far parte dei Percorsi Internazionali .
Uno di questi si chiama la Via dei Norcini ed è un itinerario leggendario per scoprire in oltre
sei Paesi Europei, gli artigiani del gusto della salumeria.
le aziende che entreranno a far parte dei Percorsi Internazionali .
Uno di questi si chiama la Via dei Norcini ed è un itinerario leggendario per scoprire in oltre
sei Paesi Europei, gli artigiani del gusto della salumeria.
Il viaggio è iniziato a Tignano,
proclamato comune del prosciutto istriano, dove ogni anno si
riuniscono i migliori produttori di prosciutto della regione istriana
e quelli provenienti da altre parti del mondo, ma anche dove si
trovano numerose produzioni di prosciutto, superba prelibatezza
culinaria.
Gli abitanti del Carso hanno da sempre
allevato maiali e sotto- posto a salatura ed essiccatura le parti di
carne suina. Per la sua eccelsa qualità il prosciutto del Carso,
che per aspetto esteriore non differisce da quello prodotto in altre
regioni mediteranee, detiene indubbiamente il primo posto tra gli
insaccati. La sosta gustosa a San Daniele del Carso (Stanjel), in
Slovenia.
A Cormons, nel Collio, ecco D'Osvaldo
Prosciutto, leggermente affumicato, con una storia che si
tramanda dal 1940.
Sul Carso,a Sgonico (TS),
l'azienda agrituristica Bajta propone salumi d'altri tempi.
Il ciclo del maiale di Bajta è
decisamente sostenibile – gli animali vengono allevati allo stato
semi-brado con un considerevole spazio e rispetto.Vivendo all’aperto
all’interno di spazi piuttosto ampi, i maiali di Bajta non prendono
antibiotici .Una volta macellati i maiali, dalla carne vengono
prodotti con tecniche naturali prosciutti, salame, pancette,
mortadelle…
La festa dello speck nella valle
Gailtal, uno dei più grandi eventi culinari in Carinzia, è un
progetto congiunto tra agricoltura, turismo e commercio.Visto che
tale prodotto può essere acquistato solamente nella regione
Nassfeld-Pressegger See e non viene spacciato da catene commerciali,
si ottiene un'elevata valorizzazione nella valle che comporta dei
grandi benefici specialmente per il turismo.Ogni primo fine settimana
di giugno, Hermagor diventa la capitale austriaca dello speck.
A Pezzan di Carbonera, Pagotto Carni
merita una visita per la sua favolosa sopressa veneta.
In quel di Perarolo di Vigonza,
giornalisti e comunicatori propongono il Salumificio di Giovanni
Coppiello,con le sue scelte a base di carni equine (dal
prosciutto cotto alla bresaola, dalla sopressa alle salsicce,ecc.)
In Emilia Romagna è impossibile
dimenticare la salama da sugo (soprattutto quella del
Salumificio
Magnani).La salama o salamina da sugo è
il fiore all’occhiello dei piatti tipici ferraresi. La salama da
sugo ha origini antiche risalenti alla corte estense: questo piatto
tipico ferrarese si compone di un budello nel quale viene inserita
una pasta composta di varie parti del maiale e spezie. Dopo dieci
mesi di stagionatura questo piatto tipico ferrarese deve essere messo
a bollire per otto-dieci ore ed infine viene consumato accompagnato
con abbondante purè.
A San Marino, è impossibile
dimenticare il Prosciutto Cotto.
In Lombardia si passa dalla bresaola
artigianale della Macelleria Nobili di Poggiridenti (Sondrio),
in Valtellina,al salame di Varzi
Nobili vanta la produzione del più
antico e conosciuto insaccato valtellinese, la Bresaola, preparato
secondo la tradizione locale e ottenuto dalla punta d’anca di manzo
fresco.L’Azienda offre anche una prelibata scelta di prodotti di
norcineria di propria produzione, tra cui salami, cacciatori,
prosciutti crudi fiocco, culatelli, coppe, pancette, lardo, tutti
realizzati mediante la lavorazione di suini provenienti da
allevamenti locali.
In Valposchiavo (Svizzera), i
norcini delle macellerie locali offrono una grande scelta di
salumifici
artigianali ( carne secca di cervo,
slinziga, salame, mortadella stagionata,ecc.).
Nelle Marche, degustiamo il
ciausculo, il Prosciutto di Carpegna e il salame Fabriano.
Nelle Terre del Sud, partiamo
dall'Abruzzo con la salsiccia di fegato, per passare al
Molise, con
la ventricina, che ha un area di
produzione estesa all’intero territorio regionale, è un salume per
la cui realizzazione sono necessarie alcune materie prime come carni
magre provenienti esclusivamente dalla coscia del suino, lardo di
suino, sale, paprica, peperoncino e fiori di finocchio.
Dalla Puglia, il capocollo e la
soppressata di Martina Franca, mentre la Basilicata eccelle
anch'essa
nella produzione di soppressata.
Dalla Calabria, oltre alla
'nduja, ricordiamo il prosciutto di maiale nero, il capocollo, la
pancetta,
la salsiccia e soppressata, tutti dop.
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