domenica 15 marzo 2020

ha da passà 'a nuttata…. (da Napoli Milionaria! di Eduardo de Filippo )


L’Italia è alle prese con il Corona virus, proprio a causa del suo essere polo di attrazione turistica internazionale, nonché importante nodo di traffici economici; per di più è accusata di essere l’untore che sparge il morbo (che è nato in Cina e, come sembra sempre più chiaramente, è stato importato in Europa da un Tedesco) anziché esserne considerata la prima vittima.
Una volta tanto non si è data alle lamentele e all’autocommiserazione, ma ha cercato di affrontare il contagio nel modo più serio, anche se con tante difficoltà (rinchiudere in casa un Italiano, privandolo dei contatti con gli altri, non è cosa semplice!).
Non solo, ma in questa difficile situazione sta emergendo la volontà di reagire, trovando nuove soluzioni per una pronta ripresa, con l’inventiva propria degli Italiani.
Perciò, partendo dall’Appennino Tosco-Emiliano, la vera cerniera delle comunicazioni italiane, è nata e si sta rafforzando una rete di Imprenditori che vogliono reagire a questa situazione, rivitalizzando prima di tutto la propria terra e poi intervenendo su tutta l’economia italiana.
Questa rete si chiama ESA (Excellentia Superior Anumus = l’animo superiore <produce> cose eccellenti) e già nel nome è evidente la forza d’animo da cui nasce ad opera in stretta collaborazione con altre organizzazioni simili, quali Assoretipmi (www.assoretipmi.it e particolarmente con la delegazione di AssoretiPMI per il Brasile e altri paesi legati a questa Nazione .
Come dicevamo, suo primo obiettivo è la valorizzazione dell’area appenninica tra Bologna e Firenze, iniziando del comparto turistico, con un’iniziativa di  riqualificazione della ricezione alberghiera e ristorativa locale e dando vita ad una serie di attività di piccola industria ecocompatibile.
Le attività della Rete non si limitano tuttavia a questo pur  importante progetto, ma spaziano sul campo nazionale ed internazionale. Ad esempio si sta organizzando una attività di import-export fra Italia e Brasile, incentrata dapprima sulle produzioni agroalimentari, ma poi destinata a comprendere anche altri comparti produttivi.
Si porrà quindi a disposizione delle rispettive popolazioni la più qualificata produzione agroalimentare di questi Paesi, dando contemporaneamente un grande impulso all’economia di entrambi.
Accanto a questo, sono in cantiere tanti altri progetti che testimoniano l’inventiva e la volontà di questi nostri imprenditori (non solo Emiliani e Toscani, giacché la Rete si sta già espandendo in tutta Italia, ad esempio il Presidente è un imprenditore torinese).
In attesa che passi questo periodo buio, gli Italiani non stanno dunque a lamentarsi ma si preparano ad una rinascita economica e, ci auguriamo, anche spirituale, in quanto basata sulla riscoperta del valore del mutuo aiuto.

Gianluigi Pagano
 

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