Quale miglior
          modo di un buon piatto e un abbinamento perfetto per stupire i
          vostri ospiti durante il Natale e festeggiare in grande stile?
          Nicola Bonera, esperto conoscitore di Franciacorta e
          talentuoso sommelier, ci guida tra alcuni gustosi piatti della
          tradizione, qui esaltati con l’accompagnamento di un buon
          Franciacorta. Scopriamoli insieme:
Tortellini in
          brodo di cappone, generosamente spolverati di Parmigiano
          Reggiano, piatto della tradizione del centro nord per
          antonomasia, consumato sia per il cenone della vigilia che per
          "scaldare" lo stomaco in vista del banchetto natalizio.
Un
          franciacorta brut, magari con affinamento di 24-30 mesi sui
          lieviti, con una piccola percentuale di Pinot nero, sarebbe
          compagno ideale, fresco e facile, immediato e con importante
          bevibilità, ottimo per esaltare le imponenti dolci
          dell'impatto e della farcitura.
Capitone,
          tipico della Campania: la sua forma, somigliante ad un
          serpente, rappresenta la vittoria dell'uomo su Satana, per
          l'appunto simboleggiato da un serpente che tenta Eva.
Ricetta che
          prevede alloro, limone e aglio; qui un franciacorta Satèn
          millesimato sarebbe la soluzione ideale, cremoso ed
          avvolgente, magari con una parte della vinificazione in legno,
          esalterebbe l'aromaticità degli ingredienti e, al contempo,
          accompagnerebbe il ricordo del capitone.
Vitello
          tonnato, squisitamente piemontese: saporito d'impatto ma
          rivelatore di una carne tenera e dolcissima a seguire. Ottimo
          abbinato ad un Franciacorta extra brut millesimato, da
          Chardonnay in purezza o con una piccola percentuale di Pinot
          nero, da una parte maturo grazie all'evoluzione sui lieviti,
          quindi capace di stemperare il sapore abbastanza deciso della
          salsa, dall'altra teso e fresco, per controbilanciare la
          tendenza dolce della carne e la parte grassa della salsa.
Zampone e
          cotechino, tradizionalissimi e gustosi, serviti con purea di
          patate, spinaci e talvolta mostarda senapata, dove un
          Franciacorta ha un ruolo centrale nel mitigare i caratteri
          rustici del piatto, stimolandone costantemente il riassaggio.
          Giocando con il colore tradizionale del maiale e con quello
          delle carni, un franciacorta rosè millesimato, da 100% Pinot
          nero esalterebbe la dolcezza e la parte collagenosa dei salumi
          da pentola, la forza e la struttura grazie alla macerazione
          con le bucce apporteranno quella capacità di resistere alla
          ricchezza di questi cibi delle feste.
Arrosto di
          tacchinella o faraona farcite di castagne con frutta glassata;
          altro grande piatto della tradizione, succulento, saporito, a
          tratti dolciastro, dove un Franciacorta Riserva pas dosé
          potrebbe esaltarsi, grazie alla combinazione di Chardonnay e
          pinot nero in percentuali più o meno paritarie; l'asciuttezza
          del vino controbilancerebbe alla perfezione le parti dolci,
          come il gusto del pollame, delle castagne e dei grassi
          utilizzati per la cottura.
Non resta che augurare buone feste a tutti!
          Cin-Cin!

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