Il festival Sguardi sui territori. Antropologia visuale ed ecomusei
organizzato dall’Ecomuseo delle Acque, in programma a Gemona del Friuli
dal 30 agosto al 1° settembre, prevede una proiezione serale a Montenars, il “paese friulano dei roccoli”, dove sabato 31 agosto alle 21 presso la sala consiliare del municipio verranno presentati due documentari sul roccolo di Scudellate nel Canton Ticino, dove opera il Museo etnografico della Valle di Muggio.
Si tratta dei film “Il paesaggio dei roccoli” e “Omaggio ad Antonio
Brenni”, il secondo dedicato all’ultimo conduttore dell’uccellanda.
Interverranno il regista Roberto Pellegrini e il geografo Paolo Crivelli già direttore del museo.
Nel Canton Ticino
sono censiti una sessantina di roccoli, per la maggior parte
distribuiti nella fascia collinare del Sottoceneri. Facilmente
identificabili grazie alla caratteristica torretta -il casello-,
rappresentano il sistema di aucupio con reti verticali più antico. Una
vecchia leggenda narra che l’origine del roccolo sarebbe da collegare ai
catastrofici effetti di una grande epidemia di peste che avrebbe
funestato la Lombardia nel XVI secolo. La carestia che seguì, colpì la
regione Bergamasca e all’abate di un monastero locale venne l’idea di
catturare i grandi stormi di uccelli che migravano verso sud. Fu così
che i monaci costruirono il primo roccolo.
Il secondo filmato vuole essere un omaggio del Museo etnografico della Valle di Muggio ad Antonio Brenni.
Profondo conoscitore del mondo degli uccelli e dei metodi tradizionali
di cattura, il suo sapere è stato prezioso sia al momento del restauro
del roccolo di Scudellate, sia per il suo arredamento e la sistemazione
esterna.
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