mercoledì 24 luglio 2019

WopArt | Work on Paper Fair 19 - 22 settembre 2019 Centro Esposizioni Lugano MOSTRE COLLATERALI IL REALISMO VISIONARIO DI ANDREY ESIONOV a cura di Marco Di Capua A WopArt 2019 un nuova mostra collaterale: esposti in fiera dieci acquerelli dell'artista russo Andrey Esionov

Dal 26 settembre 2019 al 25 gennaio 2020 i Musei di San Salvatore in Lauro presentano l’opera del pittore Andrey Esionov (Tashkent, 1963), grande acquarellista e maestro dell’arte figurativa russa contemporanea.

WopArt è lieta di presentare al suo pubblico, in anteprima assoluta, un piccolo assaggio di dieci opere del Maestro russo in attesa della grande mostra a Roma.
Rispetto molto il lavoro dei fotografi, ma l’immagine colta dalla macchina resta nella macchina; invece quando io disegno e dipingo una persona, prima la guardo e la faccio passare attraverso tutto il mio corpo, quindi, alla fine, dalla mia mano. Per questo l’immagine finisce per avere molto anche di me.
Andrey Esionov

Neorealismo figurativo dal sapore simbolista, quasi onirico: la cifra stilistica di Andrey Esionov rappresenta un delicato spaesamento rispetto alla realtà oggettiva, reso attraverso una consapevolezza tecnica impeccabile. La sapiente padronanza della leggera quanto densa poetica del disegno, permette al Maestro russo di cristallizzare la poesia del quotidiano in una dimensione "altra", dove il tempo e lo spazio perdono ogni tipo di valore.

Una figurazione visionaria che supera la soglia del visibile lasciando che da ogni pennellata affiori l’invisibile. Immagini istantanee della vita di ogni giorno si trasfigurano così in momenti eterni calati in dimensioni immaginifiche.

“Leggerezza, Esattezza, Visibilità, Molteplicità: eccole lì, le astratte, iridescenti e calviniane categorie che roteano come satelliti attorno al mondo-Esionov […].
Il lavoro di questo insaziabile reporter figurativo presenta un coefficiente di difficoltà molto alto […] ma ciò non rappresenta mai un’esibizione di forza, è semplicemente il risultato di un talento, e quello è semplicemente un dono, non c’è niente da fare”. Marco Di Capua, curatore della mostra a Lugano e della grande antologica di Roma (26 settembre 2019 – 25 gennaio 2020).

Tomaso Montanari, celebre storico dell’arte, parla del Maestro russo in questi termini: “Esionov ci presenta i suoi occhi, il suo sguardo: ma lascia a noi il giudizio, e poco o nulla ci dice del suo. Non ci viene tolto questo imbarazzo. Tocca a noi deciderlo: siamo di fronte a vittime o a carnefici, a innocenti o a colpevoli? È come se ci sfuggissero le qualità morali degli uomini e delle donne la cui presenza vitale ci è invece restituita in modo così impressionante”.

Alle numerose mostre collaterali preannunciate a WopArt 2019 si aggiunge ora questa imperdibile anteprima di 10 acquerelli, che permetteranno di comprendere in maniera approfondita la ricerca pittorica di un grande Maestro russo, ancora poco conosciuto in Italia e Svizzera.
 

Andrey Esionov vive e lavora a Mosca, ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti ed è presente in numerose collezioni di musei pubblici a Mosca, San Pietroburgo, Samara, in Uzbekistan e molti altri. In un breve arco di tempo l’artista si è confrontato con diversi generi pittorici, primo fra tutti il ritratto. La sua fama è dovuta proprio alla serie dei Ritrattidi celebri intellettuali russi, quali lo scrittore Vladimir Voinovich, i registi Pyotr Todorovsky e Eldar Ryazanov, il campione mondiale di scacchi Anatoly Karpov, sino a quello del presidente dell’URSS Michail Gorbačëv, tutti realizzati ad olio su tela. La tecnica prediletta di Esionov è, però, l’acquerello su carta, che reinterpreta in chiave contemporanea, in dialogo con la tradizione accademica e il linguaggio fotografico. Esionov trae grande ispirazione dai suoi viaggi in Europa e dai cambiamenti epocali e dagli stravolgimenti politici dell’ex Unione Sovietica che ha vissuto in prima persona: passanti, artisti di strada, bambini e animali sono i protagonisti che popolano il suo mondo ed è così che prendono forma istantanee di vita, sospese tra il realismo della rappresentazione e una dimensione “altra”, simbolica e onirica.

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