Dal 6 giugno al 15 luglio torna per il nono anno consecutivo
il festival che porta i libri e gli scrittori nelle piazze del cuore del Salento.
Tra i numerosi ospiti Franco Arminio, Teresa Ciabatti, Catena Fiorello, Aldo
Cazzullo, Andrea Delogu, Salvatore Borsellino e Angelo Duro
Franco Arminio, Teresa Ciabatti, Catena Fiorello, Aldo Cazzullo, Andrea
Delogu, Salvatore Borsellino e Angelo Duro sono
solo i primi autori confermati per la nona edizione del “Salento Book, festival nazionale del libro” in programma dal 6 giugno al 15 luglio a Corigliano
d’Otranto, Galatina, Galatone, Gallipoli, Nardò, ai quali si aggiunge quest’anno Aradeo, tutti in provincia di Lecce. Le piazze, le corti, i palazzi, le strade dei sei comuni coinvolti faranno da palcoscenico agli appuntamenti della rassegna itinerante firmata dallo
scrittore Luca Bianchini e organizzata dall’associazione culturale “Festival Nazionale del
Libro” presieduta dall’ideatore della manifestazione e direttore organizzativo Gianpiero Pisanello.
Oltre un mese di presentazioni di libri, reading,
laboratori di lettura per bambini e passeggiate letterarie con gli scrittori
delle più importanti case editrici nazionali, ma anche personalità del mondo
dello spettacolo,
della cultura, del
giornalismo e della società civile per incontrare i gusti diversi dei tanti
lettori e appassionati.
I comuni del Salento Book
La rassegna
itinerante fa tappa quest’anno in sei centri
del territorio salentino confinanti, ricchi di storia e tradizione, pronti ad
accogliere autori e pubblico in luoghi di pregio, simbolo della propria
comunità. Piazze, castelli, sagrati, vicoli e corti che diventano teatro di
libri, su scenografie di pietra leccese e carparo o di azzurro mare.
ARADEO. A pochi passi dalle coste del Mar Ionio,
piccolo comune di circa 10mila abitanti le cui origini sono antiche e incerte.
Sono indubbie le lunghe dominazioni romane, greche, saracene e, per brevi tempi,
anche quelle di spagnoli, francesi e tedeschi, tutte rintracciabili nella
lingua. Il centro storico di Aradeo è caratterizzato dalle case “a corte” ben conservate nel tempo, alcune possono essere
visitate. Da vedere anche la masseria "La Corte", edificata tra il XVIII e il XIX
secolo, in particolare, la piccola cappella all’interno, dalle armoniose linee
architettoniche. La Chiesa della SS.
Annunziata, edificata nel 1450, venne ricostruita più volte a causa di
crolli e la Cappella di San
Nicola di Myra sono tra gli edifici religiosi più importanti. Il
monumento più antico di Aradeo è la colonna
votiva di San Giovanni, eretta nel
1658 per volere di un monaco olivetano. Sul capitello corinzio poggia la statua
di San Giovanni Battista con il Vangelo tenuto dalla mano sinistra. Tra gli
antichi palazzi del potere, spiccano Palazzo
Anghelé una elegante dimora gentilizia costruita a fine ‘800, Palazzo Baronale Grassi ricostruito sulle
fondamenta di una vecchia costruzione nel 1500 e il Palazzo Baronale “Tre Masserie” chiamato impropriamente “castello”
per la mole imponente.
CORIGLIANO D’OTRANTO. Piccolo centro nel cuore della
provincia, fa parte della Grecìa Salentina, area geografica e culturale,
definita ellenofona: ancora oggi, infatti, si parla il dialetto neo-greco
chiamato griko. Premiata anche per il 2018 con la Bandiera
arancione dal Touring Club Italiano per la qualità dei servizi turistici
offerti, Corigliano conserva un patrimonio storico, architettonico , ambientale
e archeologico molto ricco. All’ingresso del centro storico troviamo
l’imponente Castello de’ Monti,
d’impianto medievale che da fortezza si è trasformato poi in residenza nobiliare dalla facciata
barocca. Tra gli edifici religiosi spicca la Chiesa Madre di San Nicola di Myra, antica costruzione medievale di
cui resta il campanile che fungeva da torre di vedetta. Delle modifiche
apportare con le varie ristrutturazioni è da segnalare il mosaico pavimentale
che richiama quello della Cattedrale di Otranto. Tra gli edifici di pregio
della cittadina, invece, da non perdere Arco Lucchetti, datato 1497, portale in pietra leccese finemente
e fittamente intagliata con i simboli bizantini che narrano dell’amore di un
uomo per la sua sposa.
GALATINA. A 20 Km a sud-est di Lecce, la città proclamata “Civitas”
nel 1793 dal Re di Napoli Ferdinando IV di Borbone, splende in tutta la sua
bellezza architettonica, che risale al secolo della dinastia degli Orsini Del
Balzo. Il borgo antico era delineato da una cinta muraria oggi testimoniata da
tre imponenti porte (Porta Luce, Porta Nuova e Porta Cappuccini) all’interno
delle quali si ramificano le antiche strade rivestite con il basolato
originale, vicoli e corti tra i palazzi barocchi e settecenteschi con i loro
maestosi portali e balconi. Gioiello architettonico della città è la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria
che fonde insieme lo stile romanico e gotico. All’interno si conservano gli
affreschi voluti da Maria D’Enghien, il ciclo medievale più esteso d’Italia
dopo la basilica di San Francesco di Assisi. Tra le numerose chiese, cappelle,
conventi e monasteri ricordiamo la
chiesa Madre dei Santi Pietro e Paolo e le tre cripte basiliane (Santa Maria della Grotta, Sant’ Anna e Santa
Maria della Porta) fondate dai monaci che da Bisanzio fuggivano perseguitati
verso le regioni del Sud Italia.
GALATONE. Cittadina nel cuore del Salento, si affaccia sul litorale
Jonico a pochi chilometri da Gallipoli. I resti del Castello di Fulcignano e le mura rimaste testimoniano la funzione
difensiva che il borgo ha avuto con i Normanni. La visita a Galatone può
iniziare idealmente attraversando la porta
monumentale di San Sebastiano, unica superstite, che consentiva l’accesso
attraverso le mura. Il potere feudale era rappresentato dal palazzo Marchesale Belmonte-Pignatelli,
oggi Museo Civico. L’architettura religiosa invece vede tra le altre la Chiesa Madre dell’Assunta (detta anche
Collegiata), la più grande, che custodisce un importante archivio e il Santuario del Santissimo Crocifisso, in
stile barocco leccese realizzato in càrparo, pietra locale di pregio al cui
interno sono conservati altari, decorazioni e tele preziose che narrano
miracoli.
GALLIPOLI. La perla dello Jonio, meta imperdibile per i turisti che
raggiungono il Salento, nota per i colori del mare, per le spiagge e gli stabilimenti balneari alla moda, è situata nella
costa occidentale della provincia di Lecce. Il borgo antico è immerso nell’acqua, si erge su una penisola calcarea
collegata con un ponte alla terraferma e alla parte nuova della Città Bella.
All’ingresso del centro storico si erge il Castello
angioino-aragonese, a pianta quadrata con torrioni angolari di cui uno
poligonale, è circondato quasi completamente dal mare. Nell’originario fossato
dell’antico maniero c’è il caratteristico mercato del pesce. Tra i monumenti
della città vecchia la Cattedrale di
Sant’Agata è il simbolo del barocco gallipolino, contiene le tele dei più
importanti pittori salentini del Seicento e del Settecento. Da non perdere
anche la Chiesa di San Francesco
d’Assisi e la Chiesa di Santa Maria
della Purità, preziosa pinacoteca d’arte.
NARDÒ.
È il comune più popoloso e più esteso della provincia di Lecce dopo il
capoluogo. Spicca per il suo centro storico, in cui si concentrano
numerosissime antiche chiese, per il
lungo litorale delle sue marine (Santa Caterina, Santa Maria al Bagno e Sant’Isidoro)
e per un’area di interesse storico-naturalistico (Parco regionale di Porto
Selvaggio e Palude del Capitano). Alle porte del centro storico si trova il Tempietto Osanna, monumento in pietra
leccese in stile barocco, a tratti arabeggiante, probabilmente simbolo della
vittoria del cristianesimo sul paganesimo. È la scenografica Piazza Salandra il cuore pulsante della
città: il barocco domina con la Guglia
dell’Immacolata che svetta al centro eretta nel 1769 in càrparo, il Sedile cinquecentesco, l’edificio più
antico della piazza, la Chiesa di San
Trifone e il Palazzo di città. Da
non perdere la Chiesa di San Domenico
con la facciata in càrparo scuro tra i massimi esempi del barocco leccese e la Cattedrale dell’Assunta, costruita sui
resti di un’antica chiesa basiliana. Dopo diversi rimaneggiamenti subiti nel
corso dei secoli, presenta la facciata barocca e conserva, tra archi, navate,
pilastri e raffinati soffitti il Crocifisso Nero in cedro del Libano. Da
ammirare anche il Castello di Nardò,
che mantiene viva una parte del fossato al quale si accede da un giardino,
scrigno di interessanti esemplari botanici.
Il Salento Book Festival è finanziato
dall’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione
Puglia nell'ambito del FSC 2014-2020 e con il
contributo del Comune di Aradeo, Comune
di Corigliano d’Otranto, Città di Galatina, Comune di Galatone, Comune di Gallipoli e Città di Nardò. L’evento è patrocinato da Provincia di Lecce, Università del Salento, Pugliapromozione e Ordine dei Giornalisti di Puglia.
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