Nel
2018, il valore e il volume delle vendite di vino in Italia sono
sensibilmente aumentati, lo rivela l’indagine di Wine Monitor pubblicata
dall’Osservatorio Nomisma relativamente all’anno appena trascorso.
Il 29% degli italiani infatti dichiara di bere vino 2 o 3 volte al
mese, mentre il 23% dei nostri connazionali lo consuma dalle 2 alle 3
volte a settimana. Lo studio traccia inoltre un interessante identikit
del consumatore moderno: informato, competente e
sempre più sensibile ai temi della territorialità e della denominazione
di origine (DOC e DOCG), che hanno un’incidenza sull’acquisto
rispettivamente del 20% e del 19%.
Da sempre rinomato per i suoi bianchi freschi e
raffinati, negli ultimi anni il territorio dell’Alto Adige ha visto
crescere sempre più oltre i confini regionali la popolarità dei suoi
rossi, tutelati e valorizzati dai marchi DOC e DOCG, riconosciuti
dal consumatore come una garanzia di qualità. In vista della bella
stagione ecco qualche suggerimento per abbinare i Vini Alto Adige DOC a
pranzi all’aperto, picnic e grigliate in compagnia.
Ad ogni carne la sua DOC: i Vini Alto Adige DOC per la grigliata perfetta
I vitigni di tendenza Pinot Bianco e Sauvignon Blanc
si sposano bene con le carni bianche come il pollo alla griglia con
limone ed erbe aromatiche, con le carni rosse, invece, i possibili
abbinamenti aumentano. Un Santa Maddalena è perfetto
con il vitello, mentre con il maiale si addice qualcosa di più forte,
come il vitigno autoctono Lagrein. Verdure grigliate e insalate trovano
il loro abbinamento ideale con un altro classico noto a livello
nazionale, il Terlaner, una cuvée solitamente composta
da Pinot Bianco, Chardonnay e Sauvignon Blanc.
Picnic in campagna? Nei calici, rosso leggero e Gewürztraminer secco
Quando invece si tratta di picnic all’aria aperta,
poco importa quel che c’è nel paniere: un rosso leggero, come una
Schiava del Lago di Caldaro, o un Gewürztraminer secco vanno sempre
bene. Si abbinano perfettamente a un semplice spuntino
100% altoatesino a base di Speck Alto Adige IGP, Formaggio Stelvio DOP o
una delle tante varietà della Mela Alto Adige IGP, prodotti popolari
anche al di fuori della regione, ma anche a finger food, come salatini,
polpette o spiedini di verdure crude. In questo
caso il consiglio è di gustare entrambi i vini freschi, per esaltare al
meglio il bouquet e rendere ancora più piacevole l’esperienza di
degustazione. “Quando si parla di Alto Adige, “rosso in inverno e bianco
in estate” è un luogo comune che ha fatto il suo
tempo", continua Gorgoni. "Il mix di freschezza alpina e leggerezza
mediterranea che caratterizza i vini altoatesini annulla questa
distinzione".
L’importanza della Denominazione di Origine Controllata (DOC) come garanzia di qualità e tracciabilità
Il marchio DOC (Denominazione di Origine Controllata)
rappresenta la denominazione di origine controllata per i vini di
qualità italiani ed è riconosciuto dall'Unione Europea come indicazione
di "denominazione di origine protetta".
Ciò garantisce che gli alimenti o i vini
contrassegnati da questa denominazione siano stati prodotti, trasformati
e lavorati in una zona geografica definita secondo un processo
specifico. Oltre il 98% dei vigneti altoatesini, che comprendono
circa 20 varietà di uva, sono tutelati dal marchio DOC. Questo
garantisce la straordinaria qualità dell’intera gamma dei Vini dell’Alto
Adige DOC. Che si tratti di vino rosso, bianco o spumante, i Vini
dell’Alto Adige DOC i possono soddisfare tutti i gusti.
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