mercoledì 14 novembre 2018

Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Comune di Bergamo, GAMeC e Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” presentano Kandinskij, l’armonia preservata Dietro le quinte del restauro



16 novembre 2018 - 3 febbraio 2019
Museo della Ceramica, Mondovì (CN)

La Fondazione CRC presenta nella sede del Museo della Ceramica di Mondovì un nuovo progetto espositivo realizzato in collaborazione con il Comune di Bergamo, la GAMeC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo e il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”.

Il dipinto Spitz-Rund, realizzato da Wassilij Kandinskij nel 1925 e parte della Collezione della GAMeC dal 1999, grazie alla donazione di Gianfranco e Luigia Spajani, è il protagonista della mostra che svelerà al pubblico gli esiti dell’intervento di studio e consolidamento realizzato negli ultimi mesi dal Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, che consente ora di presentarlo con un significativo corredo di informazioni, utili per una sua migliore comprensione e per la sua futura conservazione.

Il percorso espositivo, strutturato in tre differenti sezioni, permette infatti al visitatore di scoprire l’opera da molteplici prospettive: dalla poetica dell’artista alla tecnica esecutiva, sino alla lettura delle fragilità del dipinto che, a causa dei materiali costitutivi e della sua storia conservativa, ha richiesto un impegno attento e accurato.

La mostra apre con una sequenza di pannelli esplicativi corredati da una rassegna di immagini che permettono di osservare dettagli dell’opera non facilmente distinguibili a occhio nudo, per proseguire con il racconto delle analisi condotte sul dipinto: la seconda sala dell’esposizione ospita infatti la perfetta riproduzione di un laboratorio di restauro, in cui sono allestite le strumentazioni utilizzate per lo studio dell’opera.
Il pubblico sarà quindi invitato a compiere una sorta di viaggio, passo dopo passo, nel lavoro di studio, osservazione tecnica, indagine diagnostica e restauro, sino allo svelamento dell’opera d’arte.


L’opera
 
Kandinskij (1866-1944) dipinge Spitz-Rund durante il periodo di docenza al Bauhaus di Weimar. L’influenza della scuola è evidente, al punto che l’opera può esserne considerata una sintesi: essa è, infatti, il frutto dell’elaborazione di un nuovo linguaggio artistico di Kandinskij che in questa fase della sua vita riconduce le linee, prima libere di fluttuare nello spazio pittorico, a forme elementari come rette, cerchi e triangoli.
Il titolo dell’opera significa “aguzzo-rotondo”, chiaro riferimento alle figure geometriche che la compongono: nel campo monocromo, infatti, geometrie e linee si sovrappongono nello slancio verticale del dipinto, in un dialogo tra forme, suoni e colori. Questi ultimi hanno per l’artista precise corrispondenze: “il triangolo è sempre giallo e risulta tagliente e imprevedibile”, paragonato al suono squillante della tromba, “il cerchio, invece, è figura semplice, complessa e misteriosa, simbolo dell’universo” e viene associato al colore blu, profondo e puro, e al suono grave del contrabbasso o del violoncello, o a quello profondo dell’organo.

L’opera dimostra l’internazionalità della Raccolta donata nel 1999 dall’imprenditore bergamasco Gianfranco Spajani e da sua moglie Luigia alla Città di Bergamo che include, oltre agli esiti maggiori della pittura italiana del Novecento – tra cui Enrico Baj, Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Massimo Campigli, Felice Casorati, Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi, Alberto Savinio –, anche una variegata selezione di artisti stranieri quali Hans Hartung, Hans Richter e Roberto Sebastian Matta.
Siamo molto felici di poter presentare in provincia di Cuneo uno dei capolavori della storia dell’arte” commenta Giandomenico Genta, Presidente della Fondazione CRC. “Un dipinto ricco di fascino di cui possiamo svelare alcuni aspetti più nascosti. Ringraziamo per questo il Comune di Bergamo e la GAMeC, grazie alla cui disponibilità è possibile oggi ammirare quest’opera a Mondovì. Indispensabile è stata la collaborazione del Centro Conservazione e Restauro di Venaria Reale, un’eccellenza a livello internazionale nello studio e nella conservazione delle opere d’arte, con cui proseguiamo la collaborazione iniziata lo scorso anno. Questo nuovo progetto rientra nel programma di interventi artistici e culturali che la Fondazione realizza in provincia di Cuneo per favorire connessioni tra i propri territori di riferimento e importanti realtà museali”.
 
Esprimo la profonda gratitudine di tutta la Città nei confronti della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” per aver rispettivamente sostenuto ed eseguito il restauro dell’opera di Kandinskij, patrimonio pubblico conservato alla GAMeC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea” aggiunge Nadia Ghisalberti, Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo. “Un’importante iniziativa che vede tra i suoi punti di forza anche la restituzione al pubblico delle approfondite fasi di studio di un capolavoro del Novecento, che Bergamo è orgogliosa di custodire”.
 
La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo è tra i pochi musei italiani a poter vantare un’opera di Kandinskij nelle proprie raccolte. Sin dal 1999 – anno in cui l’imprenditore Gianfranco Spajani e la moglie Luigia donarono la propria collezione alla Città di Bergamo con l’intento di costituire un primo nucleo su cui fondare lo sviluppo delle raccolte del museo – Spitz-Rund è divenuta una delle opere più celebri del nostro patrimonio, e oggetto di importanti prestiti a livello internazionale” spiega Lorenzo Giusti, Direttore GAMeC.“L’apertura di questa mostra, a conclusione di una campagna di indagini diagnostiche che ha permesso di acquisire informazioni preziose sulla sua storia, rappresenta ora un’occasione unica per il pubblico, che ha l’opportunità di ammirare il dipinto fuori dalle mura della GAMeC”.
 
Il rafforzamento dei rapporti di collaborazione con le istituzioni locali e nazionali rappresenta un’opportunità importante per la nostra Fondazione”, dichiara Stefano Trucco, Presidente del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”. “Siamo grati alla Fondazione CRC per aver reso possibile questo progetto, che permette al pubblico di conoscere più da vicino il mondo del restauro e a noi di raccontare il quotidiano impegno nella ricerca e nella conservazione del patrimonio culturale. La disponibilità della GAMeC e del Comune di Bergamo, che ci hanno affidato un’opera straordinaria, ha fornito ai nostri laboratori un caso di studio molto interessante e complesso, che accresce ulteriormente la nostra esperienza nel campo della conservazione delle opere di arte contemporanea”.

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