Nei locali del Mulino Cocconi ad Ospedaletto di Gemona (civico 12 di largo Beorcje), sede storica dell’Ecomuseo delle Acque, è allestita la mostra “Se io potessi…”,
fiaba in versi e immagini con testi di Antonella Iaschi e fotografie di
Villiam Covasso. L’occasione è buona per fare una visita al Museo
dell’arte molitoria ospitato al piano terra della struttura, recuperata
dopo il terremoto del 1976 e ora Centro di educazione ambientale. La
mostra resterà aperta fino al 12 agosto, da martedì a domenica dalle 10 alle 18.
“Fin
dall'inizio della sua esistenza l’uomo ha sentito il bisogno di
raccontare, probabilmente per fermare il tempo, per condividere con gli
altri quello che la sua mente cattura producendogli emozioni. Non
importa come, non importa con che mezzo, la necessità è quella di
parlare. E che siano graffiti, dipinti, storie, movimenti del corpo,
fotografie, note, sculture od altro, queste forme di racconto sono
linguaggi. Un’altra forma di linguaggio, che parla tutte le lingue del
mondo se riesce ad accendere emozioni anche in chi lo percepisce. E
allora non c’è più distinzione tra un’arte e l’altra, tutto diventa
poesia, quella che Villiam Covasso ferma con uno scatto, quella che
Antonella Iaschi legge in quello scatto. Emozioni, come cerchi
sull’acqua. Ognuno le può guardare e scoprirne il significato, ma per
ognuno sarà diverso, perché la Poesia dell’Arte è questo: un linguaggio
universale”.
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