Il
giovane austriaco Felix Michael Hafner è il primo operatore attivo
presso il Comune, per la realizzazione del Centro di Documentazione
sull’Italia Totalitaria
PREDAPPIO (FC) –Lunedì 4 giugno 2018 il primo operatore del
Servizio della Memoria, il “Gedenkdiener”, ha iniziato a prestare
servizio presso il Comune di Predappio.
La nuova cooperazione tra la città romagnola e l’Associazione
Servizio Austriaco all’estero prevede l’arrivo di giovani austriaci a
Predappio, con lo scopo di dare un loro fattivo contributo alla
realizzazione del futuro Centro di Documentazione sull’Italia
Totalitaria.
Il primo operatore del Servizio della Memoria operante a Predappio è
Felix Michael Hafner. Per lui la città non è del tutto sconosciuta,
perché nella sua la tesi della laurea si è occupato di Predappio e della
pesante eredità lasciata dal Fascismo. “Sono contento - afferma Felix -
di poter svolgere qui il mio Servizio della Memoria e della possibilità
di dare il mio contribuito alla realizzazione di questo progetto
ambizioso, che trovo molto utile per capire di più su cosa sia stato il
Fascismo”.
Il sindaco di Predappio Giorgio Frassineti, da tanti anni impegnato
con grande impegno per dare una rinnovata immagine a Predappio, è molto
soddisfatto della nuova cooperazione e sottolinea il livello europeo
del progetto, che si prospetta in crescita anche grazie a questa
cooperazione internazionale.
“Il Centro di Documentazione – dice Frassineti - è un luogo di
riflessione critica sulle origini del Fascismo non solo per l’Italia, ma
anche per tutta l’Europa”.
Pienamente soddisfatto della collaborazione anche il fondatore del
Servizio della Memoria e presidente dell’Associazione austriaca Andreas
Maislinger, che già nel 2016 aveva conferito il premio “Austrian
Holocaust Memorial Award” al Sindaco di Predappio per l’apprezzamento
del suo impegno per affrontare un argomento così delicato.
“Predappio - afferma il professor Maislinger - è come anche Braunau
am Inn, luogo di nascita di Adolf Hitler, con una connotazione negativa
legata alla sua storia ora alla ricerca di una nuova immagine”.
I ragazzi austriaci che da ora in poi lavoreranno per costruire il
Centro di Documentazione sono anche la chiave per creare un futuro
migliore, attraverso una visione critica del passato.
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