Bilancio positivo nel 2017 per il
comparto oleicolo nazionale in termini di produzione, ma i segnali che arrivano
dall’export devono far riflettere sulla capacità dei produttori italiani di
mantenere la leadership sui mercati internazionali. Aggiornamento e formazione
gli strumenti che Veronafiere/Sol&Agrifood mettono a disposizione delle PMI
per aprire nuovi scenari e ridare competitività al sistema, anche migliorando il
marketing e utilizzando i nuovi strumenti digitali. La sfida della Cina, dove
cresce la voglia di olio italiano.
Verona, 12 febbraio 2018 – Il 2017 si è chiuso con buone notizie e qualche campanello di allarme per l’olio di oliva italiano, e con questo scenario aprono il 19 febbraio a Veronafiere gli EVOO Days, i due giorni di formazione e networking di Sol&Agrifood per la filiera dell’olio extravergine di oliva di qualità, giunto alla seconda edizione (www.solagrifood.com).
Bene la produzione, che dovrebbe attestarsi sulle 370.000 tonnellate dopo il crollo dei due anni precedenti; meno positive le notizie che arrivano dai mercati internazionali, con l’export in flessione del 17% nei primi nove mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2016, in controtendenza rispetto all’agroalimentare nel suo insieme. Si tratta di una perdita in termini di volume pari a 50 mila tonnellate e della posizione di primo Paese importatore in Usa e Giappone a favore della Spagna, mentre si assiste anche a una riduzione dei consumi di olio nazionale in Germania, Francia e Belgio.
«Sono numeri – afferma
Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere - che ci obbligano a
interrogarci sulla necessità di fare aggiornamento e formazione, in particolare
per le PMI, per supportare il sistema e prepararlo ad affrontare al meglio nuove
culture e nuove sfide. È quello che facciamo con gli EVOO Days, proponendo un
modello di networking al di fuori della fiera business rappresentata da
Sol&Agrifood, in grado di mettere a confronto i diversi attori su tutti gli
aspetti della filiera con consulenti ed esperti spesso non alla portata
economica di aziende di piccole dimensioni».
Agli EVOO Days si parla di tecniche di
produzione e, partendo dai dati di mercato, si arriva fino alla
commercializzazione e all’export, passando dalle scelte strategiche di immagine
e marketing, anche con approcci innovativi, tecnologici e 2.0. «Obiettivo:
far crescere le imprese e aiutarle a mantenere il ruolo guida dell’Italia nel
mondo».
Focus e sfida di questa edizione la Cina,
dopo Giappone e Taiwan nel 2016. Il Paese asiatico sta dimostrando di amare
l'olio di oliva nazionale visto che, in controtendenza rispetto ai dati
generali, ha visto crescere l'import dall’Italia del 31% nei primi nove mesi del
2017 rispetto allo stesso periodo del 2016, fino a 6.633 tonnellate. Un bel
balzo in avanti, in linea con il trend in atto, che ha visto triplicare in una
decina di anni le importazioni cinesi fino ad arrivare alle attuali 35.000
tonnellate.
Una passione che ha visto anche la nascita
di una olivicoltura locale e la produzione di circa 5.000 tonnellate di olio,
che comunque rappresentano solo una goccia nel mare di un mercato di 1,4
miliardi di persone.
Gli EVOO Days sono riconosciuti come corso
di aggiornamento professionale con rilascio di crediti formativi per periti
agrari, agrotecnici e dottori agronomi e forestali. Per iscrizioni https://www.eventbrite.it/e/registrazione-evoo-days-il-forum-della-filiera-olivicola-41994808603
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