giovedì 9 marzo 2017

CANTINA TRAMIN: CONQUISTA I PALATI METROPOLITANI

Fatturato in crescita: +10%. Bene l'Italia, con record nelle grandi città. Aumenta l'export verso Usa e Gran Bretagna. Premiata la scelta di ritardare la vendita dei vini bianchi
Continua la crescita di Cantina Tramin, importante realtà cooperativa dell'Alto Adige. L'anno 2016 si è chiuso con un nuovo +10%, portando il fatturato totale a 13.223.351 Euro (erano 12.074.290 nel 2015). 1.800.000 le bottiglie prodotte nei 260 ettari coltivati da 180 famiglie. In crescita non solo l'export, ma anche il mercato italiano, che nell'ultimo anno ha visto un aumento leggermente superiore (+11%).
Il Gewürztraminer e gli altri vini di Cantina Tramin, apprezzati in particolare per il loro profilo sensoriale, si fanno strada soprattutto nelle grandi città. Roma rappresenta la prima provincia per vendite e cresce del 22%, Milano la seconda piazza (anche qui +11%), Firenze e Torino hanno visto aumentare entrambe le vendite del 67% rispetto al 2015.
In crescita anche l'export, in particolare verso gli Stati Uniti (+15%) e la Gran Bretagna (+17%). Sostanzialmente stabile la Germania, che rimane il primo mercato, a a cui sono dirette il 41,5% delle esportazioni. Frena bruscamente invece il mercato russo, con un -26%. Un'impennata si registra invece nella vendita diretta in cantina a Termeno che sta diventando sempre più meta di enoturisti. Il particolare design curato dall'architetto Werner Tscholl e la meravigliosa vista sui vigneti della valle ne fanno una tappa obbligata sia per i turisti italiani che stranieri, con un aumento del 17% delle vendite nell'ultimo anno.
“Anche il mercato italiano – commenta Wolfgang Klotz, direttore commerciale di Cantina Tramin – dimostra di premiare il lavoro che sta svolgendo il nostro direttore tecnico Willi Stürz insieme al suo staff”. Dalla vendemmia 2014 infatti Cantina Tramin ha deciso di ritardare di 15 mesi l'immissione sul mercato dei vini bianchi della linea Selezioni per prolungare il periodo di sosta sui lieviti e lasciarli successivamente evolvere in bottiglia. Una scelta compiuta nel massimo rispetto della natura e dei suoi frutti, controcorrente se si pensa alle regole del business, ma coerente con la direzione intrapresa ormai da decenni: quella di ottenere vini capaci di esaltare al massimo le potenzialità di un territorio che si esalta attraverso un'inconfondibile carica aromatica.
Nel 2016 il nuovo ciclo produttivo è entrato a regime, dimostrando di aver apportato nuovo valore al marchio Tramin. “L'aumento in termini di volumi – conclude Klotz – è stato di poco superiore al 3%, segno che ad essere aumentato è stato il valore medio delle bottiglie vendute”.

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