venerdì 24 febbraio 2017

Ultimo fine settimana per visitare la mostra Pietro Paolo Rubens e la nascita del Barocco







Milano, Palazzo Reale – Primo Piano Nobile
 
Ultimo fine settimana per visitare la mostra Pietro Paolo Rubens e la nascita del Barocco. Allestita a Palazzo Reale a Milano e aperta al pubblico fino al 26 febbraio, sta riscuotendo grande consenso della critica e di pubblico e ha superato ad oggi i 100.000 visitatori.
 
L’evento espositivo, patrocinato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e promosso e prodotto dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Civita Mostre vede protagonista Pietro Paolo Rubens (Siegen 1577 – Anversa 1640), artista famoso e di centrale importanza per la storia dell’arte europea, ma ancora poco conosciuto in Italia, spesso considerato frettolosamente nella schiera dei “pittori fiamminghi”, nonostante il suo importantissimo soggiorno nella penisola, dal 1600 al 1608, lasci un segno indelebile che rimarrà vitale in tutta la sua vasta produzione artistica.
 
L’Italia è fondamentale per Rubens, così come Rubens per l’Italia: a lui si devono i primi segnali della nascita del Barocco che si diffonde in espressioni altissime in ogni regione. Un’influenza che tutta la critica gli riconosce ed esalta al punto che Bernard Berenson ama definirlo “un pittore italiano”. I suoi rapporti con Genova, Mantova, Venezia e la sua vicenda romana ci permettono di ricostruire il filo che lo lega così profondamente alla cultura italiana, che resterà il tratto d’identità per tutta la sua produzione successiva.
 
Ed è proprio questo il leit motiv della mostra: mettere in evidenza i rapporti di Rubens con l’arte antica e la statuaria classica e la sua attenzione verso i grandi maestri del Rinascimento come Tintoretto e Correggio e soprattutto a far conoscere la straordinaria influenza esercitata dal grande Maestro sugli artisti italiani più giovani, protagonisti del Barocco come Pietro da Cortona, Bernini, Lanfranco, fino a Luca Giordano.
 
Per rendere chiaro e lineare questo tema complesso Anna Lo Bianco, curatore della mostra, ha selezionato un gruppo di opere assolutamente esemplificativo di questi temi,  con confronti il più possibile evidenti tra dipinti di Rubens, sculture antiche, opere di alcuni grandi protagonisti del Cinquecento e di artisti barocchi: un corpus di oltre 70 opere, di cui 40 del grande maestro fiammingo, riunito grazie a prestiti internazionali da alcune delle più grandi collezioni del mondo come quelle del Museo Nazionale del Prado, dell’Hermitage di San Pietroburgo, della Gemäldegalerie di Berlino e del Principe del Liechtenstein, e a prestiti di numerose collezioni italiane, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Roma, i Musei Capitolini, la Galleria Borghese, la Galleria degli Uffizi e la Galleria Palatina di Firenze, il Museo di Palazzo Ducale di Mantova,  la Galleria di Palazzo Spinola di Genova, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
 
Marsilio Editori ha realizzato un prezioso catalogo di mostra, punto di riferimento per la conoscenza di un maestro assoluto dell’arte occidentale.
 
Un’audioguida inclusa nel biglietto di ingresso è a disposizione di tutti i visitatori per arricchire il percorso di mostra ed una ricca proposta didattica è stata programmata per i gruppi e per le scuole sia dalla sezione didattica di Palazzo Reale che dagli storici dell’arte di Civita Mostre.
 
  INFO MOSTRA
199.15.11.21 (dall’estero 02 89096942)
(dal lunedì al venerdì 9.00-18.00; il sabato 9.00-12.00)
www.palazzorealemilano.it

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