lunedì 31 agosto 2020

Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato PECCI SUMMER

 

programma dell'ultima settimana

dal 31 agosto al 6 settembre 2020

 

 

 

Ultima settimana per PECCI SUMMER, il ricco palinsesto estivo del Centro Pecci, che dal 30 giugno ha visto la programmazione di 10 concerti, 6 talk e 40 film, richiamando oltre 4.000 persone.

Cornice del programma è stato l'allestimento appositamente progettato dallo studio pratese di architetti e piattaforma di ricerca ECÒL, che ha ideato un giardino temporaneo realizzato grazie a Vannucci Piante e che ha trasformato PECCI SUMMER non solo in un luogo di incontro ideale per gli appassionati di arte e cultura, ma anche in una nuova "piazza" della città, familiare e fruibile da tutta la comunità, con un'offerta variegata e continuativa che ha accompagnato tutte le sere d'estate.

 


lunedì 31 agosto, ore 21.30

PECCI SUMMER CINEMA: Novità

 

Gli anni amari (Italia, 2019; 112’) di Andrea Adriatico, con Nicola Di Benedetto, Sandra Ceccarelli, Antonio Catania.

 

Un ritratto di Mario Mieli, tra i fondatori del movimento omosessuale italiano, che genera interesse senza cadere mai nel macchiettistico.


martedì 1 settembre, ore 21.30

PECCI SUMMER CINEMA: Cult-movie

 

Control (Usa, 2007; 122’; v.o. sott.it) di Anton Corbijn, con Sam Riley, Samantha Morton, Alexandra Maria Lara.

 

Tormentata biografia dell'inquieto leader dei Joy Division Ian Curtis, morto suicida a 23 anni, raccontata con sensibilità e discrezione dal fotografo e regista Anton Corbijn. Versione restaurata.


mercoledì 2 settembre, ore 21.30

PECCI SUMMER CINEMA: Novità


Vulnerabili (Francia-Belgio, 2017; 105’) di Gilles Bourdos, con Alice Isaaz, Suzanne Clément.

 

Una coppia felice, una donna incinta e un uomo stralunato sono i protagonisti di un film che intreccia tre storie per parlare d'amore. Tre storie intime s’intrecciano per caso in un racconto violento e dalla cifra stilistica decisa.


giovedì 3 settembre, ore 21.30

PECCI SUMMER CINEMA: Best of

 

Sorry we missed you (Gran Bretagna-Francia-Belgio, 2019; 100’) di Ken Loach, con Kris Hitchen, Debbie Honeywood.

 

Dopo il successo di Io, Daniel Blake, il regista torna dietro la macchina da presa per raccontare lo sfruttamento del lavoro nel Regno Unito. Un film partecipe e accurato che ci impone il confronto con la realtà dei precari, dei più deboli, dei nuovi schiavi.


venerdì 4 settembre, ore 21.30

PECCI SUMMER CINEMA: Novità

 

Favolacce (Italia, 2020; 98’) di Fabio e Damiano D’Innocenzo, con Elio Germano, Tommaso Di Cola, Barbara Ronchi.

 

Una favola nera che racconta senza filtri le dinamiche che legano i rapporti umani all'interno di una comunità di famiglie, in un mondo apparentemente normale dove la rabbia e la disperazione sono pronte ad esplodere. Una favola tanto nera quanto vera. Perché I draghi dell’amoralità si nascondono dove meno ci si aspetta. Orso d’Argento al Festival di Berlino come Miglior sceneggiatura. Nastro d’Argento 2020 come Miglior Film.


sabato 5 settembre, ore 21.30

PECCI SUMMER CINEMA: Best of

 

Memorie di un assassino – Memories of murder – V.M. 14 (Corea del Sud, 2003; 129’) di Bong Joon-ho, con Song Kang-ho, Sang-kyung Kim, Roe-ha Kim, Song Jae-ho.

 

In un piccolo villaggio, nel 1986, viene trovata una giovane donna brutalmente assassinata. Lo spettro di un assassino seriale fa sprofondare l'intera regione nel terrore. Durante gli anni del regime, un serial killer continua a mietere vittime sfuggendo alla polizia. Il primo capolavoro di Bong Joon-ho, nuovo maestro del cinema coreano.


domenica 6 settembre, ore 21.30

PECCI SUMMER CINEMA: Best of

 

The Farewell – Una bugia buona (Usa-Cina, 2019; 98’) di Lulu Wang, con Zhao Shuzhen, Awkwafina, X Mayo, Hong Lu.

 

Una famiglia cerca di organizzare un matrimonio prima che la nonna muoia. Una commedia sorprendente dai toni sereni e delicati. Un inno alle collisioni di una società aperta.


INFORMAZIONI PRATICHE
 
PECCI SUMMER CINEMA: Si terrà un unico spettacolo con inizio alle ore 21.30. I prezzi dei biglietti saranno i seguenti:
Best of: 6 euro intero, 5 euro ridotto
Novità: 7 euro intero, 5 euro ridotto
Anteprime: 7 euro

Art doc: 7 euro intero, 5 euro ridotto

Cult-movie: 6 euro intero, 5 euro ridotto

Si potranno sottoscrivere abbonamenti per il PECCI SUMMER CINEMA e saranno considerati validi anche quelli sottoscritti prima dell'emergenza sanitaria e non ancora completamente utilizzati. Tutti gli abbonamenti non sono però validi per i film della rassegna Anteprime.

INIZIA LA VENDEMMIA IN ALTO ADIGE: UVE DI QUALITÀ E REGOLE FERREE PER IL RISPETTO DELLE NORME ANTI-COVID

 Al via in questi giorni in Alto Adige una vendemmia in lieve anticipo rispetto all’annata 2019 con buone prospettive qualitative delle uve.


Già iniziata con la raccolta di alcune piccole particelle particolarmente precoci nella maturazione, la vendemmia 2020 dell’Alto Adige inizierà ufficialmente i primi giorni di settembre per le uve bianche nelle zone di fondovalle della Bassa Atesina e nei dintorni del Lago di Caldaro e proseguirà a mano a mano allargandosi in tutte le aree dedicate alla viticoltura della Provincia Autonoma, interessando inizialmente le quote inferiori per poi toccare i vigneti in altitudini estreme arrivando anche oltre i 1.000 m.

Faranno da apripista per la vendemmia le classiche varietà Chardonnay, Pinot Grigio e Pinot Bianco, per poi seguire con Sauvignon e Gewürztraminer. Per le varietà a bacca rossa saranno Pinot Nero e Schiava a dare il via ai lavori e a seguire Merlot, Lagrein e Cabernet.

È un’annata promettente la 2020 che, dopo un inverno e una primavera dall’andamento altalenante, con un febbraio eccezionalmente asciutto e un marzo piovoso e freddo, ha visto verificarsi un germogliamento in lieve ritardo rispetto alla media mentre, nei mesi di aprile e maggio, le condizioni metereologiche hanno garantito una fioritura precoce come del resto la vendemmia stessa, che inizia con circa 8-10 giorni di anticipo rispetto alla media. I continui controlli e le misure mirate adottate in vigneto garantiscono inoltre l’elevata qualità, caratteristica tipica dei vini altoatesini e ne definiscono il conseguente posizionamento.

“Un’annata con le carte in regola”, spiega Hans Terzer, enologo e Presidente dell’Associazione dei “Kellermeister” dell’Alto Adige,” l’uva è sana e durante gli ultimi mesi, grazie all’andamento meteorologico favorevole, non abbiamo avuto problematiche legate a patologie della vite. Quelle dell’ultimo fine settimana sono state invece giornate di grande tensione a causa del maltempo che si è abbattuto sulla nostra regione, ma ora confidiamo che il meteo ci regali le splendide giornate di sole e le notti fresche tipiche della nostra regione vinicola”, conclude Terzer.

Non solo una grande attenzione per la qualità delle uve, questa vendemmia 2020 mette sotto la lente d’ingrandimento anche e soprattutto la salute dei viticoltori e di tutte le persone coinvolte nella filiera. “Per garantire la sicurezza e il rispetto delle norme anti-Covid”, chiarisce il Direttore del Consorzio Vini Eduard Bernhart, “Oltre a seguire tutte le direttive impartite dalla Coldiretti e dai decreti provinciali, abbiamo preso accordi con un’agenzia specializzata nel controllo e nella gestione della sicurezza e insieme abbiamo stilato una serie di protocolli e linee guida che sono state diffuse presso le cantine in modo da garantire a tutti i lavoratori di svolgere le loro mansioni in totale tranquillità. Non può esserci qualità del vino senza la tutela della salute dei nostri viticoltori”, conclude Bernhart.

Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori Cene-laboratorio dal 3 settembre al 29 ottobre Friuli Venezia Giulia. La Nuova Cucina.

 


Volete sentire che sapore ha il futuro? Un assaggio si potrà avere dal 3 settembre al 29 ottobre partecipando alle Cene-laboratorio organizzate nei 20 ristoranti del Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori che – per lasciare un segno concreto dei suoi primi 20 anni di attività - ha elaborato un ambizioso e visionario progetto, La Nuova Cucina. Un progetto che durerà un anno, di cui le cene sono solo un punto di partenza, e che i 20 ristoratori del gruppo guidato da Walter Filiputti vogliono condividere con l’intera ristorazione regionale.

 

Le 20 Cene-laboratorio saranno firmate da due chef del consorzio e da uno 20 giovani chef, nuovi “amici” in cui il gruppo crede, che sono stati invitati a collaborare al progetto. Ognuno presenterà un piatto inedito cui ha lavorato confrontandosi coi colleghi. Le cene avranno un prezzo unico e accessibile, un investimento del gruppo FVG Via Sapori per far vivere l’alta cucina, in una nuova dimensione. L’innovazione coinvolgerà non solo la maniera di pensare il cibo, ma anche il come proporlo, in totale libertà creativa, con location inedite e modi insoliti e anticonvenzionali di gustarlo. I prodotti alla base delle creazioni degli chef saranno quelli dei 21 artigiani del gusto e i vini abbinati saranno delle 22 cantine che fanno parte del Consorzio, un gruppo coeso e creativo che- con i ristoranti- rappresenta al meglio l’eccellenza e l’unicità dell’enogastronomia del FVG. La sperimentazione sarà per tutta la filiera, e anche il pubblico sarà coinvolto. Ogni ristoratore, ogni chef, ogni vignaiolo e artigiano del gusto presenterà la sua novità.  

 

“La Nuova Cucina è un ritorno all’alfabeto della cucina stessa, un modo per stringere un patto nuovo con il territorio di cui facciamo parte – spiega Walter Filiputti - Infatti si ripartirà dagli ingredienti del Friuli Venezia Giulia e non dalle ricette tradizionali. Si deve avere il coraggio di sperimentare in campi nuovi, dare vita a nuove suggestioni, ritrovando un equilibrio diverso con la natura e con l’ambiente, anche per un rinnovato modello di turismo sostenibile. Ripartire da 0 non significa buttare tutto il lavoro che fino a oggi è stato fatto, ma riorganizzare il sapere secondo nuove strutture. È importante avere memoria del nostro passato, ma non rimanerne ancorati. Il bisogno di liberarsi da schemi preconcetti per poter stupire e stupirci è un motore eccezionale.”

 

La prenotazione delle Cene-laboratorio è obbligatoria e va fatta direttamente ai ristoranti.

Tutte le informazioni su www.fvg-lanuovacucina.it

 

 

 

 

Il calendario  

 

SETTEMBRE

03/09

Ilija  - Golf club (Tarvisio)

che ospita gli chef dei ristoranti: Al Paradiso, Darsena

La Subida (Cormons)

che ospita gli chef dei ristoranti: Costantini, Al Torinese

 

10/09

Sale e Pepe (Stregna)

che ospita gli chef dei ristoranti: Al Ponte, Barcaneta

Ai Fiori (Trieste)

che ospita gli chef dei ristoranti: La Taverna, 1883 Restaurant & Rooms

 

17/09

All'Androna (Grado)

che ospita gli chef dei ristoranti: Mondschein, Da Valeria

La Torre (Spilimbergo)

che ospita gli chef dei ristoranti: Da Nando, Antica Ghiacceretta

Da Toni (Varmo)

che ospita gli chef dei ristoranti: La Primula, La Pigna

 

24/09

Vitello d'Oro (Udine)

che ospita gli chef dei ristoranti: Devetak, Altro Gusto

Al Gallo (Pordenone)

che ospita gli chef dei ristoranti: Carnia, La Tavernetta del Castello

Al Grop (Tavagnacco)

che ospita gli chef dei ristoranti: Campiello, Sal de Mar

 

 

OTTOBRE

01/10

Lokanda Devetak (Savogna d’Isonzo)

che ospita gli chef dei ristoranti: La Primula, Da Alvise

La Taverna (Colloredo di M. Albano)

che ospita gli chef dei ristoranti: Sale e Pepe, AB Osteria Contemporanea

 

08/10

Al Ponte (Gradisca d’Isonzo)

che ospita gli chef dei ristoranti: Vitello d'Oro, Il Piron dal Re

Mondschein (Sappada)

che ospita gli chef dei ristoranti: All'Androna, La Buteghe di Pierute

 

15/10

Da Nando (Mortegliano)

che ospita gli chef dei ristoranti: Ilija -Golf club, Pura Follia

Carnia (Venzone)

che ospita gli chef dei ristoranti: Al Grop, Alla Luna

 

22/10

Campiello (San Giovanni al Natisone)

che ospita gli chef dei ristoranti: Al Gallo, Hostaria La Tavernetta

La Torre (Spilimbergo)

che ospita gli chef dei ristoranti: Ai Fiori, San Michele

 

29/10
Costantini (Collalto di Tarcento)
che ospita gli chef dei ristoranti: Da Toni, Tre Merli
Al Paradiso (Paradiso di Pocenia)
che ospita gli chef dei ristoranti: La Subida, Enoteca di Buttrio

 

 

Il consorzio FRIULI VENEZIA GIULIA VIA DEI SAPORI

www.friuliviadeisapori.it

 

I Ristoranti:

Ai Fiori di Trieste, Al Gallo di Pordenone, Al Grop di Tavagnacco, Al Paradiso di Paradiso, Al Ponte di Gradisca d’Isonzo, All’Androna di Grado, Campiello di S. Giovanni al Natisone, Carnia di Venzone, Costantini di Tarcento, Da Nando di Mortegliano, Da Toni di Gradiscutta, Ilija Tarvisio, La Primula di San Quirino, La Subida di Cormòns, La Taverna di Colloredo di M.Albano,  La Torre di Spilimbergo, Lokanda Devetak di San Michele del Carso, Mondschein di Sappada, Sale e Pepe di Stregna, Vitello d’Oro di Udine.

 

I vignaioli e i distillatori eccellenti:

Bastianich, Castello di Spessa, Dario Coos, Di Lenardo, Edi Keber, Ermacora, Eugenio Collavini, Forchir, Gradis’ciutta, Jermann, Livio Felluga, Livon, Marco Felluga, Nero Magis, Petrussa, Picech, Ronco delle Betulle, Sirch, Venica&Venica, Vistorta, Zidarich, Nonino Distillatori.

 

Gli artigiani del gusto:

il Consorzio Montasio, l’Aceto di Sirk; i conigli allevati all’aperto di Coniglionatura di Precenicco; le confetture e i salumi dell’azienda agricola Devetak Sara; il prosciutto crudo di San Daniele di DOK Dall’Ava; il prosciutto cotto e gli insaccati di Dentesano; le golosità a base di trota di FriulTrota di San Daniele; i salumi d’oca e i prodotti di Jolanda de Colò di Palmanova; i formaggi e i prodotti della Latteria di Cividale; le farine e il baccalà del Mulino Zoratto di Codroipo; l’alga Spirulina dell’azienda agricola Spiruline di Cormòns; i tartufi di Muzzana Amatori Tartufi; il pregiato pesce della vallicoltura Valle del Lovo di Carlino; i pani e i dolci del Forno di Rizzo di Tarcento; la Bonteca di Cordenons; la gubana de L’Antica ricetta di Cormòns; il panettone di Maria Vittoria di Dall’Ava Bakery; i dolci della Pasticceria Simeoni di Udine; il caffè di Oro Caffè di Udine.

 

 

Partner tecnici ad essi collegati:

Lis Lavanderia per tovaglie di qualità; Globus noleggio attrezzature per catering; Monaco Ristorazione con le sue stoviglie monouso bio&compostabile; Bliz Concessionaria Peugeot, Publicad centro stampa.

 

Al progetto La Nuova Cucina partecipano 20 nuovi Amici, 20 giovani chef di altrettanti ristoranti regionali:

1883 Restaurant & Rooms a Cervignano del Friuli, AB Osteria Contemporanea a Lavariano di Mortegliano, Al Torinese a Palmanova, Alla Luna a Gorizia, Altro Gusto a Tarvisio, Antica Ghiacceretta a Trieste, Barcaneta a Marano Lagunare, Da Alvise a Sutrio, Da Valeria a Opicina, Darsena a San Giorgio di Nogaro, Enoteca di ButtrioHostaria La Tavernetta a Udine, Il Piron Dal Re a Codroipo, La Buteghe Di Pierute a Illegio di Tolmezzo, La Pigna a Lignano Sabbiadoro, La Tavernetta del Castello a Capriva del Friuli, Pura Follia a Paluzza, Sal De Mar a Muggia, San Michele a Fagagna, Tre Merli a Trieste.

 

Il progetto La Nuova Cucina vede la collaborazione di PromoTurismo FVG, Camera di Commercio di Pordenone – Udine, Confcommercio Udine e il patrocinio dei Comuni di Trieste, Gorizia, Pordenone, Udine.

AL VIA DA OGGI LA V EDIZIONE DI "WITHOUT FRONTIERS, LUNETTA A COLORI" Bada al senso e le parole baderan a se stesse

 

Il Festival mantovano di arte contemporanea e riqualificazione urbana adotta il capolavoro di Lewis Carroll come ispirazione per l’edizione 2020. Il Paese delle Meraviglie di Alice si sovrappone idealmente a un quartiere pulsante di vita, in piena mutazione antropologica, sociale e culturale. I muri si preparano a tornare membrane permeabili all’arte, soglie che portano a un altrove immaginato che qui riesce a prendere forma. E i colori tornano a conquistare la città.

Mantova, 31 agosto 2020_Al via da oggi31 agosto, e in programma fino a domenica 6 settembre 2020, la quinta edizione di Without Frontiers, Lunetta a colori. Il festival di arte contemporanea nato in occasione di Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016, ogni anno coinvolge artisti nazionali e internazionali nella realizzazione di opere di arte urbana e arte pubblica, finalizzate alla riqualificazione e alla valorizzazione culturale del quartiere Lunetta, nella periferia Nord di Mantova.
 
Il festival, organizzato dall’associazione Caravan SetUp, è curato dalla critica d’arte Simona Gavioli, con l’apporto scientifico di Lavinia Bottini, in collaborazione con l’associazione culturale Il Cerchio E Le Gocce, il supporto del Comune di Mantova e il contributo del Gruppo Tea.

La manifestazione quest’anno è stata anticipata dal progetto Piccola Biblioteca Ideale. Una iniziativa che segna l’inizio dell’espansione dell’arte urbana da Lunetta ad altre zone periferiche della città. Dal 26 al 30 agosto, il quartiere Te Brunetti ha visto impegnati gli artisti Corn 79 e Made154 nella realizzazione di due grandi opere, all’ingresso del quartiere e sulla facciata della biblioteca. 
(press kit e immagini: 
https://bit.ly/2QnRviU)
 
Without Frontiers è un inno all’abbattimento delle frontiere attraverso l’arte, a favore di una continuità culturale capace di unire il centro della città alla sua periferia. Sviluppando una relazione tra arte urbana e arte pubblica, Without Frontiers vuole generare un continuum, un ponte, tra ciò che rappresenta per il mondo dell’arte e della cultura il centro di Mantova, culla del Rinascimento, e ciò che il quartiere Lunetta rappresenta per tutti gli abitanti della città.
Un esperimento artistico, sociale e culturale che continua a crescere e a far crescere il proprio territorio, offrendosi anche come spunto e nuova visione per altre periferie italiane e non solo.

La manifestazione tradizionalmente prevede l’intervento di nomi affermati nell’ambito dei graffiti-writinge il coinvolgimento anche di autorevoli artisti contemporanei che non necessariamente abbiano utilizzato il tessuto urbano come veicolo principale della propria arte. Ospiti di quest’anno saranno Aris, Andrea Casciu, Corn79, Howlers e Kiki SkipiPer la prima volta il quartiere di Lunetta vedrà la realizzazione di due combo, la prima ad agosto a opera di Aris e Corn79, la seconda ad ottobre per mano di Kiki Skipi e Andrea Casciu.

LA FILIERA AGROALIMENTARE: UNA STRATEGIA PER LA RIPARTENZA

 


Tutta la filiera, dall’industria alimentare alla distribuzione, dall’agricoltura alle istituzioni, si ritroverà a Parma per progettare il rilancio dei consumi e dell’export Made in Italy
 
(Parma, 31 agosto 2020) – “Cibus Forum: Food&Beverage e Covid-19: dalla transizione alla trasformazione” si terrà mercoledì 2 settembre e giovedì 3 settembre 2020, presso il quartiere fieristico di Parma. Leader di agricoltura, industria alimentare e grande distribuzione si troveranno per delineare, assieme a rappresentanti del Governo e delle istituzioni, una strategia per la ripresa. La filiera, che ha dimostrato compattezza e reattività nella gestione della crisi adattandosi in velocità e sicurezza ai cambiamenti, si riunisce, per la prima volta dopo il lockdown, per un confronto diretto e un’analisi su quella che è la strada dell’agroindustria italiana per la gestione delle emergenze, www.cibusforum.it  
 
Le aziende alimentari italiane hanno reagito con molto impegno alla situazione, confermando il loro posizionamento di eccellenza qualitativa, ma soprattutto di filiera, che può dare un contributo significativo al rilancio dell’economia italiana. La pandemia globale ha però rappresentato un punto di svolta per il settore, da qui l’esigenza, espressa dalla Food Community, di incontrarsi per avviare, in assoluta sicurezza, un dialogo “de visu” su come strutturarsi al meglio per progettare i prossimi cicli di sviluppo.
 
Cibus, che da sempre intercetta le esigenze dell’industria agroalimentare Made in Italy, ha deciso di offrire un’occasione di incontro agli operatori professionali italiani ed europei, per dialogare con le istituzioni, confrontarsi con esperienze internazionali e riflettere sui cambiamenti strutturali che stanno avvenendo nel sistema economico italiano e che hanno accelerato dei processi già in atto, confermando tendenze di consumo e imposto nuove consapevolezze nel consumatore.
 
Gli scenari aperti a seguito della pandemia globale di Covid-19 sono tutt’oggi incerti e hanno imposto un cambiamento degli stili di vita e delle abitudini d’acquisito.  Cibus Forum sarà quindi un’importante occasione di dibattito sulla ripartenza dei consumi interni, sui processi di produzione, distribuzione e somministrazione, sul ruolo dell’alimentazione Made in Italy nell’ambito della salute e sul sostegno al martoriato canale del fuori casa, uno dei più colpiti dalla crisi, a cui si cercherà di offrire proposte che puntino su innovazione e ricerca.
 
Ben 600 operatori del food&beverage hanno già confermato la loro presenza fisica ai due giorni di Cibus Forum, che, seguendo rigidi protocolli di sicurezza, sarà il primo segnale di ripartenza dopo l’esperienza della pandemia. Per questo evento sono stati, infatti, attivati tutti i necessari protocolli di sanificazione e sicurezza previsti dalle Linee guida nazionali e dell’Associazione esposizioni e fiere italiane, AEFI.
 
Tra i relatori che parteciperanno alle sessioni: Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione (presente fisicamente, con un intervento sulle problematiche del sistema fieristico e dell’export); Teresa Bellanova, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (intervento da remoto, in streaming); Vincenzo Amendola, Ministro per gli Affari Europei (intervento da remoto, in streaming); Roberto Luongo Direttore Generale ICE Agenzia; Ivano Vacondio Presidente Federalimentare, Massimiliano Giansanti, Presidente Confagricoltura; Dino Scanavino, Presidente Cia-Agricoltori Italiani; Marco Pedroni, Presidente COOP Italia; Giorgio Santambrogio, AD Gruppo VéGé; Giuseppe Ippolito, Direttore Scientifico dell’ Inmi Lazzaro Spallanzani; Stefano Bonaccini, Governatore Regione Emilia Romagna; l’europarlamentare Paolo De Castro, il Presidente Fondazione Univerde Alfonso Pecoraro Scanio e altri ancora (vedi l’elenco completo dei relatori nel programma di seguito e in allegato).
 
Le due giornate di convegno, accompagnate da un’esposizione di soluzioni innovative, saranno divise in quattro sessioni. La Sessione I dedicata ai cambiamenti dei modelli di consumo e dei rapporti industria-distribuzione innescati dalla pandemia Covid e quindi alle nuove politiche di assortimento e somministrazione. La Sessione II tratterà del rapporto tra alimentazione e salute e come questo potrà influire nella gestione della “nuova normalità”. Il secondo giorno di dibattiti, si aprirà con una tavola rotonda sulle donne imprenditrici del food e il nuovo linguaggio dell’agroalimentare, per poi analizzare nella Sessione III, il peso della crisi sui vari settori della filiera, con un confronto sul progetto europeo del Green Deal e della strategia Farm to Fork. La Sessione IV sarà dedicata alle nuove sfide epocali: povertà alimentare, trasformazione sostenibile dell’intera filiera, valorizzazione dell’agricoltura identitaria e territoriale.
 
Le sessioni saranno anche trasmesse in diretta streaming, in italiano e inglese, per dare la possibilità agli oltre 3.000 top buyers del network di Cibus di seguire l’evento.
 

 
 
IL PROGRAMMA DI CIBUS FORUM
FOOD&BEVERAGE E COVID-19: DALLA TRANSIZIONE ALLA TRASFORMAZIONE
 
 
2 SETTEMBRE 2020
 
09:45 - 10:30 | Saluti di Benvenuto
•           Gian Domenico Auricchio, Presidente Fiere di Parma
•           Marco Bosi, Vice Sindaco di Parma
•           Stefano Bonaccini, Governatore Regione Emilia Romagna
•           Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione
 
SESSIONE I
 
10:30 - 12:30 | CONSUMI E NUOVI VALORI: L’IMPATTO DEL COVID-19 SULLE ABITUDINI DEI CONSUMATORI. QUALI PROSPETTIVE E QUALI OPPORTUNITÀ?”
 
10:30 -11:00
I nuovi scenari di consumo in Italia, in Europa e nel mondo
A cura di: Christian Centonze, Nielsen
 
11:00- 12:30
Tavola Rotonda
•           Ivano Vacondio, Presidente Federalimentare
•           Roberto Luongo, Direttore Generale ICE Agenzia
•           Giorgio Santambrogio, AD Gruppo VéGé
•           Nicola Levoni, MOB FoodDrinkEurope
•           Tanya Kopps, CEO Metro Italia
 
Modera: MARIA CRISTINA ALFIERI, Gruppo Food
 
 
SESSIONE II
 
14:30 - 16:30 | ALIMENTAZIONE POST COVID-19: SALUTE E SICUREZZA
 
14:30 – 15:00
Salute e sicurezza: i nuovi paradigmi
A cura di: Giuseppe Ippolito, Direttore Scientifico dell’ Inmi Lazzaro Spallanzani 
 
15:00 -16:30
Tavola Rotonda
•           Francesco Branca, Director Department of Nutrition for Health and Development – WHO
•           Armando De Nigris, Presidente del Gruppo de Nigris e Advisor per l’Italia alla European
•           Commission for Environment, Public Health and Food Safety
•           Mario Fiorentino, Direttore Generale per la politica industriale, l'innovazione e le piccole e medie imprese - Ministero dello Sviluppo Economico
•           Rosario De Marchi, Direttore Operations Italia e Direttore Ambiente, Sicurezza ed Energia Italia - Gruppo Acqua Minerale San Benedetto SpA
•           Giuseppe Ruocco, Segretario Generale – Ministero della Salute
 
Modera: DEBORA ROSCIANI, Radio 24 (Gruppo Sole 24 Ore)
 
 
17:30 | Premiazione TESPI Food Awards
A cura di: Tespi Mediagroup
Gli esclusivi premi dell’eccellenza assegnati dal retail alle aziende che si sono distinte nell’ideazione e la realizzazione di attività di Marketing&Comunicazione
 
 
19:30 -22:30 | Aseptic Gala Dinner
in collaborazione con Costa Group e Francesco Panella, “Antica Pesa” (Roma)
Esperienza Gastronomica Innovativa secondo i protocolli di sicurezza sanitaria
post Covid-19
 
 
3 SETTEMBRE 2020
 
9:30 -10:30 | Le donne si svegliano prima
 
Il nuovo linguaggio dell’agroalimentare
A cura di: Alessandra Ravaioli, Associazione Nazionale Le Donne dell’Ortofrutta                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              
 
Il retail: il collante tra l’industria e il cliente
Tavola Rotonda
•           Alessandra Corsi, Direttrice Marketing e Mdd Conad
•           Grazia De Gennaro, Head of Communications Maiora - Despar Centro Sud
•           Eleonora Graffione, Presidente Consorzio Coralis
•           Maria Flora Monini, Direzione Immagine, Comunicazione e Relazioni Esterne Monini SpA
•           Chiara Rossetto, AD Molino Rossetto SpA
•           Marianna Palella, Ceo e Responsabile Marketing Citrus
 
Modera: CRISTINA LAZZATI, Mark Up & Gdoweek
 
 
SESSIONE III
 
10:45- 12:45 |COME SI MODIFICANO I RAPPORTI DI FILIERA: VALENZA STRATEGICA E PROSPETTIVE FUTURE PER L’AGROALIMENTARE
 
10:45 -11:15
La Filiera agroalimentare italiana di fronte alla sfida del Green Deal: posizionamento attuale e possibili impatti
A cura di: Denis Pantini, Nomisma
 
11:15 -12:45
Apertura dei lavori
Il futuro dell’olio italiano: moderno e sostenibile
Studio realizzato da: The European House – Ambrosetti in partnership con Monini S.p.A.
Presentato da: Carlo Cici - Associate Partner, Head of Sustainability di The European House - Ambrosetti
 
Tavola Rotonda
•           Catherine Geslain Lanéelle, Vice Capo di Gabinetto Commissario UE Agricoltura
•           Dino Scanavino, Presidente CIA
•           Ettore Prandini, Presidente Coldiretti (*in attesa di conferma)
•           Massimiliano Giansanti, Presidente Confagricoltura
•           Giuseppe Ambrosi, Presidente Assolatte
•           Nicola Bertinelli, Presidente Consorzio Parmigiano Reggiano
•           Zefferino Monini, Presidente AD Monini SpA
•           Francesco Mutti, CEO Mutti SpA
 
Chiusura dei lavori
Teresa Bellanova, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
 
Modera: PAOLO DE CASTRO
In collaborazione con Fondazione Food Trend
 
 
SESSIONE IV
 
14:30-16:30 | RIPARTIRE BENE: LA SOSTENIBILITÀ E L’INNOVAZIONE COME RISPOSTA ALL’EMERGENZA
 
14:30 -15:00
Sostenibilità e priorità
A cura di: Alessandro Perego, Politecnico di Milano 
 
15:00 -16:30
Apertura dei lavori
Diventare sostenibili: motivazioni, requisiti e vantaggi
A cura di: Angelo Riccaboni, Santa Chiara Lab, Università degli Studi di Siena
Risultati dell’indagine "Fixing the business of food " a cura di: BCFN in collaborazione con Cibus.
 
Tavola Rotonda
•           Catia Bastioli, AD Novamont
•           Massimo Centemero, Direttore C.I.C
•           Massimo Della Porta, Presidente Gruppo  SAES
•           Guido Barilla, Presidente Gruppo Barilla SpA
•           Marco Pedroni, Presidente COOP Italia
•           René Castro Salazar, Vice Direttore Generale Dipartimento Clima, Biodiversità, Terra e Acqua- FAO
 
Chiusura dei lavori
Vincenzo Amendola, Ministro per gli Affari Europei
 
Modera: ALFONSO PECORARO SCANIO
in collaborazione con Fondazione Univerde

Attraversare l’immagine Donne e fotografia tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta XVIII Biennale Donna Palazzina Marfisa d'Este, Ferrara 20 settembre – 22 novembre 2020 A cura di Angela Madesani

 

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comunicato stampa

 

La Biennale Donna è lieta di comunicare le nuove date e la nuova sede in cui si svolgerà la XVIII edizione della manifestazione.

La mostra Attraversare l’immagine. Donne e fotografia tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta, a cura di Angela Madesani, inizialmente prevista in aprile, sarà allestita presso i suggestivi spazi di Palazzina Marfisa d’Este (Corso Giovecca 170, Ferrara) dal 20 settembre al 22 novembre 2020Presenterà le opere di 13 fotografe italiane e internazionaliPaola AgostiDiane Arbus, Letizia BattagliaGiovanna BorgeseLisetta CarmiCarla CeratiFrançoise DemulderMari MahrLori SammartinoChiara SamugheoLeena SarasteFrancesca Woodman e Petra Wunderlich.

Il progetto si inserisce nella riflessione che dal 1984 l’UDI – Unione Donne in Italia, dedica alla creatività femminile in tutte le sue forme e linguaggi. Dopo le mostre che hanno presentato alcune delle artiste più rilevanti della scena internazionale, ultima delle quali Ketty La Rocca (2018), Attraversare l’immagine indagherà il mondo della fotografia al femminile mettendone in luce i filoni di ricerca più originali.

 

Numerose sono state, soprattutto negli ultimi anni, le rassegne dedicate alla fotografia delle donne. Nella maggior parte dei casi si è trattato di esposizioni che hanno presentato le opere di artiste e fotografe senza porre differenze fra i diversi ambiti di ricerca. Attraversare l’immagine invece si concentra sulle fotografe attive in un periodo di impegno politico e sociale portante nella storia del cosiddetto secolo breve, caratterizzato da grandi mutamenti di cui le donne sono state protagoniste.

La mostra si apre con ricerche a sfondo antropologico della fine degli anni Cinquanta per arrivare agli anni Sessanta, che hanno segnato l’avvio di significative lotte in nome di un cambiamento radicale della cultura e della società, per il raggiungimento di libertà individuali e di conquiste democratiche. Raggiungimenti che gli anni Settanta avrebbero estremizzato, animando, sullo sfondo di drammatici conflitti, il rapporto tra politica e cultura. Gli anni Ottanta hanno poi costituito in qualche modo il momento del riflusso: le grandi battaglie condotte per i diritti civili, per l’emancipazione delle classi sociali, delle donne, degli emarginati, sono defluite verso modi diversi di avvertire l’esistenza, soppiantando le pratiche collettive, delle quali l’arte e la fotografia si erano rese interpreti, a favore di un sentire più individuale.

Le fotografe hanno saputo registrare tali cambiamenti, concentrando il proprio sguardo su temi scottanti connessi al sociale, al patrimonio antropologico, alla sfera psicologica.

 

La mostra si apre con l’opera di Diane Arbus (1923-1971), una delle più interessanti artiste della seconda metà del XX secolo, la cui ricerca ha fatto da cerniera, da punto di svolta, a quanto era stato fatto sino a quel momento nel campo dell’immagine. Le sue fotografie hanno come soggetto i mondi paralleli alla normalità, mondi negati, che Arbus riesce a raccontare nella sua verità e crudezza, arrivando a realizzare alcune fra le fotografie più iconiche dei nostri tempi.

Continuando nel percorso espositivo, due sono i lavori che potremmo collocare nell’ambito del fotoreportage tradizionale, con una chiara propensione all’indagine sociale e antropologica. Di Chiara Samugheo (1935), alcune fotografie di ambito neorealista, parte della serie dedicata alle tarantate salentine della fine degli anni Cinquanta. Di Lori Sammartino (1924-1971), le fotografie tratte da La domenica degli italiani, un volume del 1961, corredato da un testo di Ennio Flaiano, che racconta un’Italia semplice negli anni precedenti il boom economico.

Presente una selezione di opere da Morire di classe di Carla Cerati (1926-2016), pubblicato nel 1969 con Gianni Berengo Gardin per Einaudi. Una delle ricerche più significative e conosciute dell’artista, che ha contribuito a mutare la situazione manicomiale nel nostro Paese.

Di grande forza le immagini di Letizia Battaglia (1935), che in sessant’anni di ricerca ha indagato potere criminale, prepotenza e corruzione in Sicilia, di cui sono esposte una serie di fotografie dedicate al mondo femminile.

La mostra propone anche riflessioni dedicate ai mondi extraeuropei: due reportage di guerra ambientati in Libano e in Cambogia della francese Françoise Demulder (1947-2008), la prima donna a vincere nel 1977 il World Press Photo, il più prestigioso premio fotografico del mondo; mentre della finlandese Leena Saraste (1942) sono presentate le immagini dedicate alle “rovine” umane e architettoniche del conflitto israelo-palestinese dell’inizio degli anni Ottanta.

Impegnata nella documentazione del mutamento della condizione femminile è Paola Agosti (1947), tra le più acute fotogiornaliste italiane, di cui viene presentato un intenso reportage sull’apartheid realizzato negli anni Ottanta in Sudafrica.

È legata al mondo genovese del porto la preziosa indagine di Lisetta Carmi (1924): una ricerca in cui l’uomo, il paesaggio, l’architettura giocano ruoli equivalenti.

Sono dedicati al mondo dell’industria, nel momento della sua trasformazione, anche i partecipati scatti di Giovanna Borgese (1939), in cui i protagonisti sono i lavoratori e gli scioperanti – oltre agli edifici abbandonati, veri e propri esempi di fotografia industriale. 

La ricerca di Petra Wunderlich (1954), di matrice prettamente architettonica, travalica i confini fra generi e temi aprendo nuovi scenari. Le sue opere indagano il paesaggio dell’uomo e, in particolar modo, quelle esposte in mostra, raccontano dettagli di edifici religiosi tra Germania e Belgio.

Di Mari Mahr (1941), fotografa anglo-ungherese, nata in Cile da genitori ebrei ungheresi, è la raffinata serie, di matrice letteraria e artistica, dedicata a Lili Brik, la scrittrice, artista, attrice russa, compagna e musa di Vladimir Majakovskij.

Chiude la rassegna una piccola ma significativa selezione di opere di Francesca Woodman (1958-1981), artista che ha lavorato sul disagio femminile, il proprio, dando vita a immagini di grande forza e poesia.

 

La mostra è organizzata dal Comitato Biennale Donna dell’UDI (composto da Lola G. Bonora, Silvia Cirelli, Ada Patrizia Fiorillo, Catalina Golban, Elisa Leonini, Anna Quarzi, Ansalda Siroli, Dida Spano, Liviana Zagagnoni) e dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e il patrocinio del Ministero per i Beni Culturali, Arte e Turismo.

 

Anche per questa edizione si ringrazia per il supporto Assicoop, Coop Alleanza 3.0 e Copma.

 

In occasione dell’esposizione sarà pubblicato un catalogo bilingue italiano e inglese con testi di Angela Madesani e di Francesca Pasini.


Immagine di apertura

Françoise Demulder, Guerra in Libano. Membri della Force Internationale d’Interposition: dei soldati americani hanno noleggiato una sala dell’hotel Commodore per organizzare una serata di danze orientali. Dopo qualche giorno 243 di loro moriranno in un attentato all’aeroporto, Beirut, 1983 © Françoise Demulder / Roger-Viollet.

Immagini

Paola Agosti, Sud Africa, Cape Town, Cross Road, 1983 © Paola Agosti.

Leena Saraste, A Farewell in August, Beirut, 1982 © Leena Saraste.

 
Testo alternativo
 
 
Testo alternativo
 

 

Attraversare l’immagine

Donne e fotografia tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta

 

A cura di

Angela Madesani

 

Sede

Palazzina Marfisa d'Este, Corso Giovecca 170, Ferrara

 

Date

20 settembre – 22 novembre 2020

 

Orari

9.30 – 13.00 / 15.00 – 18.00 | Chiuso il lunedì

 

Ingresso       

intero € 4,00

ridotto € 2,00 (giovani dai 18 ai 30 anni titolari della Carta Giovani, over 65 anni, studenti universitari, gruppi di almeno 15 persone, categorie convenzionate)

gratuito per i gruppi scolastici

 

Informazioni

T. 0532 244949

diamanti@comune.fe.it

www.artemoderna.comune.fe.it

 

Prenotazioni

https://prenotazionemusei.comune.fe.it/

 

UDI – Unione Donne in Italia

T. 0532 206233

udi@udiferrara.it

www.biennaledonna.it