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venerdì 9 marzo 2018

La magia delle Violette Candite di Agrimontana Una produzione rara che avviene una volta all’anno




Con l’arrivo della Primavera giunge anche il tempo per la produzione delle Violette Candite. Un’antica tradizione che Agrimontana porta avanti da anni. Il procedimento di produzione e lavorazione di questi gioielli edibili segue una serie di passaggi tutt’altro che semplici.
La prima cosa della quale bisogna tener conto nella produzione delle violette candite di Agrimontana è il tempo. Ogni anno la data di produzione cambia in funzione dello sbocciare delle violette: i fiori infatti, per essere lavorati e non danneggiati, devono essere abbastanza grandi. Le violette appena recise arrivano in Agrimontana la sera e sono raccolte in mazzetti, vengono vaporizzate con acqua e lasciate riposare per essere lavorate la mattina successiva. Questo procedimento ne garantisce la freschezza e mantiene il colore dei fiori brillante.
I fiori vengono uno ad uno privati manualmente del gambo e il passaggio successivo racchiude tanto fascino quanta artigianalità: i petali vengono infatti pennellati con le dita uno a uno con sciroppo di glucosio prima di essere fatti saltare con molta attenzione nello zucchero semolato.
A seguito di questa magica operazione avviene la cristallizzazione: i fiori cosparsi di zucchero semolato vengono infatti posti nelle brillantiere, vaschette che contengono una soluzione di zucchero e glucosio. In questo passaggio lo zucchero semolato si trasforma per assumere l’aspetto lucido e brillante che caratterizza il prodotto finito.
Le Violette candite Agrimontana, una volta ultimate, conservano l’eleganza del fiore e si caratterizzano per il loro profumo, la loro leggerezza e la loro bellezza. Sono simbolo di un lavoro attento, rispettoso delle materie prime e dell’ambiente che incontrano la filosofia di Agrimontana.

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